Due locali privi di insegne, ma con all’interno, invece, un parrucchiere ed un fabbro. Il primo continuava a lavorare a Minervino nonostante avesse chiuso il negozio da qualche anno, il secondo esercitava la professione senza alcuna autorizzazione e in maniera del tutto abusiva ad Andria. È la scoperta fatta dalla Guardia di Finanza e che ha condotto i militari a porre i sigilli sui locali in questione e a sequestrare l’intera attrezzatura rinvenuta all’interno degli stessi.

Il lavoro non autorizzato e gli obblighi fiscali non rispettati hanno comportato per i titolari anche sanzioni amministrative fino a 5mila euro. E le ricostruzioni dei ricavi non dichiarati (e quindi non tassati) sono in corso perchè si possano recuperare anche le imposte evase.

L’operazione, avviata in seguito al via-vai sospetto di numerose persone e veicoli da luoghi in cui non sarebbe dovuta esservi alcuna attività commerciale, rientra nell’ambito del contrasto all’economia sommersa che rappresenta un ostacolo allo sviluppo del territorio ed un tipo di competizione sleale nei confronti degli imprenditori onesti.