Orti, pannelli solari, riscaldamento a basso consumo, pavimenti drenanti e strutture in legno all’avanguardia. Alcune scuole d’Italia sono esempi virtuosi di edilizia sostenibile. Di pari passo, nella filosofia della progettazione, vanno l’utilizzo di materiali riciclati e i bassi consumi energetici, oltre alla sicurezza delle strutture dove bambini e ragazzi passano una buona parte della giornata. Dieci di queste, che rispettano precisi parametri di ecosostenibilità, verranno menzionate il 17 ottobre durante “Scuola Innova”, il secondo forum sull’edilizia scolastica organizzato da Legambiente e che si terrà alla Fondazione Exclusiva di Roma.

Alcuni degli edifici sono di nuova costruzione, mentre altri hanno migliorato la propria efficienza grazie a ristrutturazioni o ampliamenti. Tra le nuove costruzioni l’asilo nido comunale “A. Gabelli” di Andria, la scuola dell’infanzia “Sandro Pertini” di Bisceglie, in Puglia, la scuola dell’infanzia e primaria di Terento (Bolzano), la scuola materna e elementare “Don Filippo Rinaldi” di Roma, la scuola primaria “Rita Levi Montalcini” di Felino (Parma), il polo scolastico di Collecchio (Parma), e la scuola dell’infanzia “Pietro Nenni” di Bagnolo Mella (Brescia). Le strutture menzionate che invece si sono rifatte il look sono la scuola media “Vivenza” di Avezzano (L’Aquila), il liceo musicale “Passaglia” di Lucca e la scuola agraria “Fürstenburg” di Burgusio (Bolzano).

Le scuole costruite ex novo hanno strutture in legno e metallo che rispettano i criteri antisismici. Inoltre soffitti, pareti e pavimenti sono isolanti sia a livello acustico che energetico. Molti dei nuovi edifici si servono infatti di pannelli solari e impianti in grado di immagazzinare l’acqua piovana, da riutilizzare per annaffiare orti e giardini. E sono state proprio le aree dedicate al verde ad aver rivoluzionato i progetti di architetti e ingegneri e la didattica.