Prosegue senza sosta l’indagine da parte della Procura di Trani per giungere rapidamente ad individuare dinamiche precise e responsabili della sciagura ferroviaria che ha colpito l’intero territorio del nord barese ed in particolare la città di Andria. Un’alterazione “evidente”, sui registri di almeno una stazione, dell’orario di transito di uno dei tre treni in viaggio sulla tratta Corato-Andria il giorno del disastro ferroviario è stata riscontrata dagli investigatori. Gli inquirenti tranesi hanno quindi avviato accertamenti per capire se si sia trattato di un tentativo di almeno un ferroviere di coprire l’errore compiuto che ha in qualche modo contribuito a provocare il disastro.

Ma sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti vi sono anche le proroghe del contratto di concessione tra Regione e Ferrotramviaria, i contratti di servizio che legano da decenni l’ente pubblico alla società privata, il regolamento di esercizio di Ferrotramviaria e la carta dei servizi dell’azienda. Dagli atti, che sarebbero già stati acquisiti dalla Gdf, potrebbero emergere eventuali responsabilità di tecnici e politici regionali. Il pool di cinque magistrati, coordinati dal procuratore Francesco Giannella, approfondirà se le continue proroghe del contratto di servizio, fatte quasi automaticamente, hanno preso seriamente in considerazione il profilo della sicurezza sulla linea a binario unico in cui è avvenuto l’incidente.