Da una parte blindati i playoff, dall’altra finiti tutti i jackpot sui playout. E’ la sintesi del 2 a 0 che la Fidelis ha inflitto al Manfredonia nella terz’ultima del girone H di serie D. Pioggia e freddo per una sfida su di un terreno di gioco comunque in buone condizioni. Scaringella deve però rinunciare a diverse pedine tra cui Strambelli, Silvestri, Telera, Giambuzzi e Riefolo. Recupera Jefferson e Feola che si accomodano in panchina. Spazio a Martinez dal primo minuto, dopo esser uscito per un lungo periodo dai radar del campo, al fianco di Scaringella con Russo e Cecere più larghi e Bottalico-Cancelli in mezzo al campo. Per Franco Cinque, invece, pesa l’assenza di Giacobbe a centrocampo squalificato. Carbonaro con al suo fianco Balba e Babaj per l’attacco mentre spazio a Cicerelli a centrocampo.

Parte meglio il Manfredonia con Babaj che calcia forte dal limite, palla di poco sul fondo. Ci mette un po’ la Fidelis ad adattarsi ai diversi uomini nuovi in campo. Si da un gran da fare Martinez che tocca di testa sul contrasto con Forte, palla sul fondo. Dall’altro lato è Balba a liberarsi bene al tiro mancino, non il suo piede, sfera sul fondo. Al quarto d’ora la grande occasione per il Manfredonia se la costruisce Carbonaro che non ci pensa due volte e calcia al volo un pallone vagante, decisivo Baietti a salvare tutto in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo sfiora l’incrocio dei pali il colpo di testa di Fissore. Da qui, però, si spegne la luce agli ospiti e sale di intensità e tono la Fidelis. Azione nata in modo confuso per i padroni di casa e conclusa a rete da Russo, palla alta. Ma il gol che sblocca il match arriva al 26’: pennellata di Bottalico da sinistra ed a centro area arriva l’incornata vincente per Michele Ferrara che bacia il palo e porta in vantaggio la Fidelis. Primo gol con la maglia biancazzurra per il difensore andriese al rientro dopo lo stop per infortunio dopo averlo sfiorato già diverse volte. Il gol è una mazzata sul Manfredonia che dopo neanche tre minuti resta anche in dieci uomini: ingenuo e pericoloso l’intervento di Calemme su Padalino in un contrasto aereo giudicato da rosso diretto dal sig. Maresca di Napoli che non ha dubbi. Doccia anticipata per l’estroso fantasista ospite e cure mediche per il difensore di casa ma gara stravolta per il Manfredonia sotto di un gol e di un uomo. E la Fidelis prova subito ad approfittarne prima con un tiro di Cancelli che non trova il bersaglio grosso davvero di poco e poi con il palo, a Paduano battuto, colpito da Russo dopo una bella manovra dei padroni di casa. Niente più squilli nel primo tempo e ripresa che si apre subito con De Vito in campo al posto di Babaj. Ma parte meglio la Fidelis che costruisce subito due buone occasioni, la prima con Cecere, tiro deviato in corner, e poi con la rovesciata di Russo bella per la preparazione meno per la conclusione. Ci prova anche Padalino, Fissore devia. Tanti cambi da una parte e dall’altra fino all’alba della mezz’ora quando arriva il raddoppio: triangolo prolungato tra Cancelli e Scaringella con l’attaccante andriese a raccogliere l’assist del numero 8 di casa ed a superare Paduano con un tocco vincente che interrompe un digiuno praticamente di un girone. Scaringella aveva segnato il suo ultimo gol, prima di un lungo infortunio, proprio a Manfredonia. Nel finale gli ospiti hanno l’occasione buona per riaprirla con una squadra che Cinque schiera a trazione anteriore: Carbonaro nel cuore dell’area di rigore calcia a botta sicura, decisivo l’intervento di Padalino. Ci prova anche il neo entrato Jefferson al volo su di un tocco errato di Paduano, palla larga non di molto. Resta quarta la Fidelis che blinda i playoff ma resta distante una lunghezza dal terzo posto. Striscia che è comunque positiva quella degli uomini di Scaringella che nelle ultime dieci gare hanno conquistato sette vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta. Domenica prossima sfida esterna a Rotonda contro una delle poche squadre che non ha ancora raggiunto l’obiettivo stagionale in questo caso la salvezza.