«Per la nostra Città, quindi, oltre al danno (parentesi commissariale di sconnessione con la cittadinanza, alla faccia della casa di vetro tanto annunciata all’epoca) la beffa (fare peggio dei precedenti (bisognava mettersi davvero d’impegno)». Inizia così una nota del Consigliere comunale della lista di centrosinistra Futura Mirko Malcangi che ha commentato la sentenza del TAR di Puglia sulla vicenda del regolamento dehors nella città di Andria.
«Aldilà delle motivazioni tecniche offerte dalla sentenza (in primis che Corso Cavour, purtroppo, non può essere definita zona in cui risiedono fabbricati di valore storico-architettonico per la presenza di obbrobri di cemento), quello che balza più all’occhio e che deve interessare questa amministrazione che si è presentata in campagna elettorale con una chiara volontà di ripristinare il dialogo con la Città – e su questa strada bisogna insistere – è questo punto: l’approvazione del nuovo regolamento comunale sui dehors non è stata preceduta da alcuna forma di consultazione o partecipazione o ascolto dei soggetti interessati (ordini professionali, associazioni di categoria; operatori del settore). Le audizioni sono state esposte alle associazioni di categoria dopo l’approvazione della delibera commissariale n. 3/2019. Urge archiviare una brutta pagina di storia della nostra Città, percorrendo la strada del confronto, del dialogo, dell’ascolto».