In occasione di “Eruzioni del Gusto”, l’evento ospitato nella prestigiosa Reggia borbonica di Portici – sede del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli – Cesareo Troia, Vicepresidente Vicario dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, ha presentato il progetto “Memoria d’Olio – Olivo e risorse culturali locali. Viaggio nella civiltà mediterranea” ideato e promosso dalle Città dell’Olio.
Un’iniziativa di grande respiro culturale che intende valorizzare la millenaria relazione tra l’olivo, l’uomo e il territorio, intrecciando storia, paesaggio e comunità locali.
«Memoria d’Olio – ha spiegato Troia – nasce dal desiderio di restituire senso e valore a una pianta che ha accompagnato l’evoluzione della civiltà mediterranea, simbolo di continuità, identità e pace, capace di raccontare i luoghi e le persone che li abitano. Tra i siti protagonisti del progetto, Castel del Monte, uno dei luoghi più emblematici della Puglia dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il celebre maniero, a 540 metri sul livello del mare, domina il paesaggio unico del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, un geosito di straordinaria bellezza e biodiversità.
Castel del Monte rappresenta un punto di riferimento non solo per Andria ma per l’intero patrimonio culturale italiano. È un luogo che ha suscitato nel tempo studi antropologici, astronomici e matematici e ha ispirato persino la cucina di Federico II, il quale sperimentava ingredienti e ricette del territorio, utilizzando l’olio d’oliva come elemento centrale della sua tavola imperiale.
Andria, la città più olivata d’Italia, testimonia come la cultura dell’olio sia parte integrante della sua identità. Parlare oggi di turismo delle radici – ha proseguito Troia – significa tornare alla memoria dei luoghi e delle comunità, trasformando il paesaggio olivicolo in uno spazio narrativo e sostenibile, dove il visitatore diventa cittadino temporaneo e partecipe»
Il progetto “Memoria d’Olio” mira a costruire una rete nazionale di luoghi della memoria olivicola: dai parchi archeologici di Pompei e Paestum ai castelli federiciani di Melfi e Andria, dalle mura medievali di Siena ai giardini storici di tutta Italia. L’obiettivo è intrecciare produzione olivicola, patrimonio culturale e accoglienza, posizionando l’olio extravergine di oliva come prodotto simbolico e culturale, espressione autentica di identità e territorio.
L’evento di Portici ha rappresentato l’avvio ufficiale del percorso, aperto dagli interventi del Presidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa e del Direttore Generale Antonio Balenzano e arricchito dalla lectio magistralis di Rossella Galletti Direttrice del MedEatResearch Living Lab e Ricercatrice in Antropologia Culturale.
«Memoria d’Olio – ha concluso Troia – non è un semplice progetto di promozione turistica, ma un manifesto culturale che vuole restituire voce e futuro a una delle piante più antiche e nobili del nostro pianeta. L’olivo non è solo agricoltura: è civiltà, paesaggio, cultura e memoria viva».



































