«Sento il dovere di replicare al papocchio di parole usate a sproposito dal commissario provinciale di FI De Mucci, in cui non si entra né nel merito e né si sostengono le proprie tesi», afferma il segretario dei Giovani Democratici della Bat Mirko Malcangi.

«Imbarbarimento della macchina? E come? E poi: deriva autoritaria? Caro Luigi, ho l’impressione che la riforma l’hai letta distrattamente. In merito agli istituti di partecipazione, viene introdotto il referendum propositivo e di indirizzo e la proposta di legge di iniziativa popolare comporta l’obbligo di discussione del progetto presentato dai cittadini. Cosa quest’ultima che sino a ieri non esisteva. Cioè: se i cittadini presentano un progetto di legge corredato da 150 mila firme il Parlamento, con le novità introdotte dalla riforma, ha l’obbligo di discuterne. La maggioranza con il prossimo sistema si determinerà con un sistema chiamato maggioritario e con un correttivo detto premio di maggioranza. Sei per caso nostalgico della compravendita dei parlamentari? Un parlamentare su tre va a casa, vengono ridotti i costi della politica, viene superato il bicameralismo perfetto e con la nuova legge elettorale la sera delle elezioni sapremo chi ha vinto, senza possibilità di inciuci. E soprattutto chi vince governa per 5 anni. Perché il Parlamento resta in carica 5 anni e i governi devono durare dalla sera alla mattina? Il resto dei punti, se convieni, avremo occasione di sviscerarli in un pubblico confronto. Ti invito a raccogliere il mio invito. Come giovani abbiamo il dovere di stimolare un dibattito inesistente e di rivitalizzare la partecipazione – conclude Malcangi. Sono sicuro che non ti sottrarrai».