Il mostro abita qui. E ha finalmente voce. Dal 3 al 5 ottobre torna in Officina San Domenico il festival transfemminista di Svergognat*, con una seconda edizione che amplia l’orizzonte e affonda le radici nel perturbante e nel meraviglioso: “Habito Mostro”.

Il festival è organizzato dal collettivo Svergognat* di Capitalsud APS, ha il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia, attraverso la concessione di un contributo nell’ambito dell’Avviso Pubblico “FUTURA. La Puglia per la parità – 3^ edizione”- anno 2025 e del Comune di Andria, nella persona dell’assessora Viviana Di Leo. È realizzato con la complicità delle Vecchie Segherie Mastrototaro. Con l’obiettivo di coinvolgere in modo attivo la comunità scolastica, sono stati riservati posti gratuiti su prenotazione nei talk a studentesse, studenti e docenti (modalità di prenotazione in conclusione del comunicato). I ticket sono acquistabili online al link https://link.dice.fm/z794787d6b9d

“Habito Mostro” è una dichiarazione. Un invito a esplorare e risignificare la parola “mostro” con tutte le contraddizioni del suo significato antico: in latino “mostrum” è “prodigio” ma anche “pericolo”, oracolo ed eresia. Il mostro è capace di mostrare, e ciò che è conosciuto fa meno paura. L’obiettivo del festival è quello di riscoprire le parti mostruose di ognuno di noi: quelle che non rispettano la norma, quelle che eccedono; creare uno spazio di discussione attraverso talk, performance, laboratori, installazioni, musica e momenti comunitari.

Il programma ospita figure di primo piano della scena culturale e attivista italiana. Tra queste, Benedetta Barzini, icona internazionale della moda e femminista militante, sarà protagonista di un talk e della proiezione del documentario “La scomparsa di mia madre”, in cui si mette in discussione il potere dell’immagine e la violenza dello sguardo pubblico sul corpo delle donne. A dialogare con lei, la giornalista e docente Stefania Seoni, art director attenta al linguaggio visivo e alla rappresentazione del mostruoso nel mondo dell’arte e dell’editoria.

Sarà con noi anche Sabrina Cosentino, attivista e survivor, tra le prime donne in Italia ad aver denunciato la violenza digitale e la condivisione non consensuale di materiale intimo. La sua testimonianza, intima e potente, offre uno sguardo concreto e doloroso sulla realtà del revenge porn, in dialogo con il giornalista Maurizio Di Fazio, che porterà una riflessione sul ruolo dei media tra vittimizzazione secondaria e nuove narrazioni possibili.

Non mancherà il contributo di Domitilla Pirro, autrice, editrice e formatrice, co-creatrice dell’Osservatorio sulla Gender Equality under 18. Con il suo laboratorio “Svergognarsi” affronterà i tabù sulla salute riproduttiva e affettiva, a partire dalle narrazioni contenute nel suo libro “Utero con vista”.

Spazio anche alla salute mentale e ai disturbi del comportamento alimentare, con l’intervento dello psichiatra Leonardo Mendolicchio, voce autorevole a livello nazionale, che porterà una riflessione cruda e necessaria sulle radici culturali e sociali del malessere, in dialogo con l’artista Agenda dei Buoni Propositi, autore del concept album “Prima Danza”, nato da un’esperienza personale di disordine alimentare e trasformato in racconto sonoro.

Il festival ospiterà anche Valérie Taccarelli, attivista transfemminista e storica figura del movimento LGBTQ+ italiano, protagonista di due documentari – “Valery Alexanderplatz” e “Essere Valérie” – che saranno proiettati e discussi in un dialogo con l’artista e attivista Marylou Di Martino.

Tra gli appuntamenti più attesi anche i workshop esperienziali: un’esplorazione di emozioni e relazioni con il sessuologo Michele Laforgia , “Il Fessario” con La Fessa, ironico bestiario femminista in cui le partecipanti potranno creare la propria figura mostruosa. Non mancherà una tavola filosofica e anatomica con Alex Impedovo e Isa Di Pasquale, tra pratiche corporee e pensiero critico, e due momenti musicali imperdibili: La Danza delle Streghe con La Couture e Questa notte è ancora mostra con Agenda dei buoni propositiTinygore, artista e dj queer che intreccia sonorità latine, afro e bass.

Infine, l’artista Martina Marasciuolo presenterà l’installazione Orphica, ispirata al tarantismo come rito di guarigione queer, in cui il corpo spezzato si trasforma in veicolo di liberazione politica.

Tre giorni per costruire una comunità mostruosamente viva.
Perché i mostri non spaventano più, quando si raccontano.

Sei una studentessa, uno studente o un* docente?

Con l’obiettivo di coinvolgere in modo attivo la comunità scolastica, abbiamo scelto di riservare gratuitamente 15 posti per studenti e studentesse e 10 posti per docentiper ciascun talk del festival (fino a esaurimento disponibilità), su prenotazione via email o telefono.

Modalità di prenotazione:
Gli studenti e i docenti interessati sono invitati a inviare una email all’indirizzo [email protected] oppure un messaggio al numero 351 371 9877, indicando:

  • Nome e cognome
  • Titolo del talk o dei talk a cui ci si prenota
  • Scuola di provenienza
  • Recapito telefonico

Talk interessati da questa iniziativa di gratuità sono “Il mostro che ci abita: disturbi alimentari e rivolte quotidiane”, “La musa segreta di Alexanderplatz: tra Cohen e Battiato”, “Il mostruoso femminile nelle immagini della storia”, “Il mio corpo non è un link: sopravvivere allo sguardo di tutti”, “Mostri che hanno ragione”, “La bugia dell’immagine: il ritratto di donne in rivolta”.

IL PROGRAMMA: SVERGOGNAT_HabitoMostro_programmaDEF