«Raccolgo la rabbia dei familiari delle vittime, sottoposte a un continuo stillicidio, da 9 anni a questa parte. Provo ad interpretare il loro dolore, aggrappato ad un senso di fiducia che in alcuni momenti viene meno, sgretolando quella sottile speranza coltivata in silenzio, tra un processo e una pronuncia». Così il Sindaco Giovanna Bruno alla notizia della sentenza di appello per la strage ferroviaria del 12 luglio 2016.

«Il punto è che non c’è e mai ci potrebbe essere nulla che restituisca loro i  familiari e gli affetti frantumati tra gli ulivi della nostra terra, in quel torrido 12 luglio. Come comunità cittadina proviamo a esprimere la nostra vicinanza che è consolazione, rispettosa comprensione di una sofferenza che in qualche modo condividiamo, rinnoviamo, ben consci che l’inferno della rabbia e dello sgomento è il loro commensale quotidiano».