Nicola Casucci, 18 anni compiuti a febbraio scorso, stava lavorando come rider quando sulla sua strada ha incontrato un destino fatale. Il giovane andriese nella tarda serata di ieri (venerdì 19 settembre) era in sella alla sua bici elettrica quando – per cause tutte ancora da chiarire – si è verificato l’impatto con un’auto con alla guida una donna di 28 anni. Il sinistro è avvenuto attorno alle 23.30 all’incrocio tra viale Virgilio e via Ospedaletto. Sul posto è stato immediato l’intervento di due equipe sanitarie che hanno subito constatato la gravità delle sue condizioni. La corsa in ospedale si è poi rivelata vana, ogni tentativo di rianimare il 18enne non è servito. Sgomenta la comunità andriese alla notizia del decesso del giovane. Sul sinistro indagano i carabinieri della compagnia di Andria che hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nei pressi dell’incrocio. Tra le ipotesi al vaglio, una mancata precedenza o il non rispetto della segnaletica verticale. La donna di 28 anni alla guida dell’auto è risultata negativa ai test per droga e alcol. Sia il suo mezzo che la bici elettrica della vittima sono stati sequestrati. La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Non ci sarà l’autopsia.
Nicola Casucci frequentava il Polo tecnico Liceale “Carafa” di Andria. La scuola ha rivolto un messaggio di cordoglio alla famiglia attraverso i social: “Il ricordo di Nicola rimarrà sempre vivo nella nostra comunità e nei suoi compagni”, si legge. L’istituto tecnico “Sen. Jannuzzi”, scuola frequentata per tre anni dal 18enne prima di spostarsi al “Carafa”, ha osservato un minuto di silenzio dopo il suono della campanella.
Il 18enne era stato assunto meno di un mese fa. Tra le reazioni anche quella Cisl Bari-BAT che ha sottolineato come un’altra giovane vita sia stata spezzata sul lavoro. Per la CGIL BAT urge un tavolo di confronto in cui si parli della sicurezza dei rider nel traffico cittadino. Dolore espresso anche dal sindaco di Andria, Giovanna Bruno: “Ci raccogliamo in silenzio per far giungere un abbraccio di consolazione ai suoi cari”.


































