La multiservice non può contestare la legittimità e tantomeno rimuovere gli impianti fotovoltaici delle cappelle private del cimitero. È quanto afferma in una nota il consigliere comunale del Partito Democratico Mirko Malcangi alla luce, è proprio questo il tema, dell’affissione di alcuni avvisi avvenuta nei giorni scorsi all’interno del camposanto. Nell’avviso firmato dall’amministratore unico della Multiservice Antonio Griner, si invitano i proprietari delle cappelle private che avessero installato impianti fotovoltaici a rimuoverli entro trenta giorni. Che se non sarà dato seguito a quest’ordine sarà la stessa Multiservice a provvedere alla rimozione e che è la municipalizzata a fornire il punto luce ai proprietari delle cappelle.
Dello stesso tenore la nota diffusa anche dall’intergruppo consiliare composto dai Cinquestelle Michele e Vincenzo Coratella, dall’indipendente Di Lorenzo e dall’esponente di Azione Gianluca Grumo. Tutti precisano che è solo il comune ad avere potere ispettivo e addirittura che la concessione del terreno è già titolo per la realizzazione dell’impianto. Ma la revoca di quell’avviso, che Malcangi nota mancare anche di efficacia, non è l’unico tema toccato dal consigliere comunale della maggioranza Bruno. L’invito all’amministratore indicato dal comune è a fornire il piano industriale dell’azienda che mancherebbe ancora all’appello. Che potrebbe contenere anche azioni di supporto alla polizia Locale come l’idea, da tempo in campo, di potenziare le attività degli addetti ai servizi parcheggio, soggetti a cui si potrebbe attribuire il potere di contestazione delle infrazioni per dare più tranquillità agli operatori, garantendo loro stipendi più dignitosi.