E’ la domenica delle prime volte in gol con la maglia Fidelis. Le reti di Rotondi e di Tedesco, una per tempo, chiudono la pratica Costa d’Amalfi ed il ritorno al successo dopo quattro domeniche in cui il campionato dell’Andria è, difatto, diametralmente cambiato. Dall’altro lato una crisi senza fine ed ancora nessun successo nel 2025 e spettro dell’Eccellenza ormai sempre più vicino per i campani. Ben sette cambi rispetto alla sfida di Ischia, tra scelte tecniche, addii e infortuni per Scaringella che vara un 3-5-2 con il ritorno tra i titolari in difesa dell’under Graziano oltre ad una opportunità dal primo minuto per Rotondi e Likaxhiu ad ispirare l’attacco di Da Silva e Tedesco. Dall’altro lato è un modulo speculare quello di Genco con Maione e Caputo a guidare la manovra offensiva. Ritmi molto bassi nel corso di tutto il match ma dopo dieci minuti due folate animano il match: è Verna a proporsi dopo un’azione ben orchestrata ma il centrocampista andriese tutto solo in area sceglie il tiro cross che nessuno intercetta. Molto più pericolosa l’azione del Costa d’Amalfi con Martinelli in profondità per Caputo il cui tiro è preciso all’angolino basso ma ci arriva Esposito in corner. Alza il baricentro la squadra di casa ed al 19’ arriva il gol del vantaggio da chi non ti aspetti: il cross da sinistra è di Imputato ed il colpo di testa dall’altro lato è di Rotondi che beffa Manzi con l’aiuto anche del palo. Primo gol dell’esterno classe 2006 molto sfortunato in stagione a causa dei tanti infortuni. Ci prova anche Imputato direttamente su calcio di punizione vista anche la partenza di Oliver Kragl. Si fa ammonire all’alba della mezz’ora invece Martinelli per una simulazione in area di rigore. Ed il Costa d’Amalfi ci prova ancora con Proto con un tiro sporco intercettato ancora da Esposito. Likaxhiu viene anticipato da posizione molto favorevole dopo un assist di Cipolletta. Tegola per il Costa d’Amalfi con De Sio costretto ad uscire nel finale a causa dei un colpo ricevuto qualche minuto prima. La discesa di Caputo ed il tiro alto chiude difatto un primo tempo senza grandi sussulti ma con la Fidelis in vantaggio. E dagli spogliatoi entra in campo una squadra di casa determinata a chiudere subito la pratica ed al primo affondo ecco il raddoppio: il lancio dalle retrovie pesca Tedesco che resiste alla carica di Massa e batte Manzi per il suo primo gol, tanto cercato, con la maglia andriese. A quel punto il Costa d’Amalfi sbanda e la Fidelis ci prova subito con Da Silva il cui tiro è salvato da Manzi. Ancora l’estremo difensore ospite salva tutto sul tiro secco di Imputato. Calcia alto invece Da Silva dalla distanza. L’unico sussulto di marca ospite arriva al 18’ quando Maione ci prova da centrocampo con un lob che supera Esposito ma finisce anche alto sulla traversa. Dal 20’ inizia la girandola di cambi, gioco spezzettato ed alla mezz’ora gli ospiti restano anche in dieci uomini: dura infatti neanche cinque minuti la partita del neo entrato Capone che sbraccia su Likaxhiu e finisce anzitempo negli spogliatoi per il rosso diretto mostrato dal sig. Giannì di Reggio Emilia. E’ Likaxhiu ancora a provarci due volte subito dopo la mezz’ora prima con un tiro alto e poi con un inserimento su cui è ancora decisivo Manzi. E’ anche la parola fine sul match. La Fidelis ritrova i tre punti ed un minimo di serenità sul campo nel tentativo di rincorsa verso il terzo posto. Domenica prossima sarà sfida in trasferta alla Real Acerrana. Sembra ormai condannato, invece, il Costa d’Amalfi ad un passo dalla retrocessione.