Latitano ancora atti formali anche se si sprecano le rassicurazioni ad ogni livello politico. E’ la situazione del nuovo Ospedale di Andria che dopo la giornata di ieri ha offerto un nuovo spunto: in commissione sanità regionale, infatti, incontro per un aggiornamento sullo stato di avanzamento dell’iter burocratico che resta ancora lontano dall’essere completato. Ma c’è una nuova conferma sulla volontà di non stravolgere quanto fin qui detto e fatto e cioè che l’ospedale resta di II livello con 400 posti letto. La parziale ma sostanziale rettifica dopo la commissione di inizio marzo che svelò l’idea di passare ad un nosocomio di primo livello, ha inevitabilmente fatto slittare la consegna definitiva del nuovo piano clinico gestionale che entro lunedì prossimo sarà nella disponibilità della Regione dopo il lavoro di cucitura fatto dalla ASL BT.

Poi ci sarà necessità della definitiva approvazione da parte dell’ente regionale che mercoledì prossimo riunirà la cabina di regia per dare formale autorizzazione alla ASL di convocare i progettisti. Restano circa 200 i rilievi fatti da ASSET e su cui sarà necessario ancora intervenire per arrivare al progetto definitivo da mettere a gara. Parallelamente la stessa ASSET attende ancora ufficialmente dalla Regione l’incarico effettivo di progettazione per un intervento da circa 6 milioni di euro sulla viabilità di accesso alla struttura che dovrà comunque intersecarsi anche con gli interventi provinciali su quel tratto. La vicenda della Bretella Sud della Tangenziale di Andria resta sullo sfondo e bisognerà risolvere anche questa eventuale interferenza. Lunedì prossimo ci sarà anche un consiglio comunale monotematico ad Andria in cui ci sarà un aggiornamento alla città rispetto all’iter che appare ancora nebuloso e piuttosto lungo. Al consiglio non parteciperà certamente Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, uno degli interlocutori più attesi che ha già annunciato la sua assenza per precedenti impegni assunti istituzionali. Altro nodo, fondamentale, da sciogliere è senza dubbio quello finanziario ma anche in questo caso le rassicurazioni si sprecano salvo non esserci comunque ancora nessun atto già firmato.