Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’associazione Schierarsi, sezione di Andria:

«La cera si consuma e la processione non cammina. La costruzione del nuovo ospedale provinciale di II livello con 400 posti letto, polo universitario e collegamento stradale e ferroviario non parte ancora, ed i tentativi di prenotare visite ed esami si allunga fino al 2026 o addirittura non si trovano date. Mentre il cittadino malato soffre e muore cosa fa la politica che è stata eletta per aiutarlo?

E’ nel pantano delle solite sabbie mobili degli scandali, a Bari, intorno alla figura di Decaro. Destra, sinistra e movimenti, tutti alla ricerca di guadagnare voti o di non perderne.

Quindi si assiste a chi pone la questione morale, ma non molla le poltrone regionali, a chi ha inviato ispettori a cercare la polvere sotto l’altrui tappeto, facendo finta di dimenticare che una parte di quella polvere proveniva da sotto il proprio tappeto e chi, come il Presidente della Regione, che si indigna se qualcuno polemizza sull’ennesima (abbiamo ormai perso il conto) personalità regionale, da Lui nominata, coinvolta in problemi giudiziari.

In questo contesto, tutti costoro avranno il tempo di pensare al nuovo ospedale di Andria e al fatto che il cittadino muore in attesa di prenotare visite ed esami? Forse no!

Il prossimo 15 aprile, al Comune di Andria, noi cittadini potremo assistere ad un consiglio comunale monotematico (l’ennesimo di tanti incontri fatti ovunque) sulla situazione del nuovo ospedale di Andria, magari facendo anche qualche accenno alle condizioni in cui versa l’attuale ospedale Bonomo ed alle prenotazioni esami ormai impossibili. A parte i soliti tre consiglieri comunali di opposizione che hanno detto con chiarezza cosa fare (dimettersi tutti per protesta), il resto della politica galleggia, non si capisce in attesa di cosa!

Il protagonista dell’incontro, il capo amministrativo della Sanità regionale, colui che a febbraio in una sua lettera ha improvvisamente declassato da 2° a 1° livello il nuovo ospedale di Andria, pare che non verrà. Se non dovesse venire, l’incontro perderebbe già buona parte di interesse per noi. Certo, comunque sarebbero presenti diversi consiglieri regionali, gran parte barlettani politicamente o di nascita, ed altri politicamente vicini a questi ultimi.

Ma dopo la decisione di portare il G7 al Castello di Barletta, indubbiamente un luogo molto bello, senza che nessuno abbia pensato ad organizzare neanche una “gitarella” ad un bene mondiale UNESCO presente a pochi chilometri (ma purtroppo in territorio di Andria), che pare si chiami “Castel del Monte”, dove pensate vogliano effettivamente realizzare il nuovo ospedale?».