«Continuano gli encomi per l’Amministrazione PD del sindaco Bruno, una amministrazione che ha evidentemente le tematiche ambientali nel proprio DNA. Infatti, ancora una volta emerge il preoccupante quadro che vede Andria tra le città più inquinate di Puglia e di Italia, un triste primato relativo al dato del biossido d’azoto dopo quello altrettanto preoccupante dello scorso anno in merito allo sforamento del limite delle polveri sottili».

Inizia così una nota congiunta a firma di Sabino Napolitano (commissario cittadini fratelli d’Italia) e Gaetano Scamarcio (Presidente Generazione Catuma). «Andria, secondo Legambiente, avrebbe registrato nel 2022 ben 29 microgrammi per metro cubo al pari di Firenze, Padova e Trento. Ricordiamo che l’esposizione eccessiva al biossido d’azoto risulta dannosa per la salute umana nel breve e lungo periodo. Quindi tra pm10 e biossido d’azoto sembrerebbe che mai Andria abbia raggiunto livelli così preoccupanti di monitoraggio come sono stati toccati in questi anni».

«Ci chiediamo c’è ancora qualcuno nella maggioranza di centro-sinistra che abbia un minimo di vecchie reminiscenze del proprio passato ambientalista? – spiegano – È possibile affrontare una volta per tutte la questione del monitoraggio attraverso una o più centraline senza rimpalli di responsabilità? Legambiente è o non è per il sindaco Bruno una associazione attendibile? Quanto i lavori dell’interramento ferroviario stanno realmente incidendo nella salute pubblica della città? Nel caso di ritardi dei lavori cosa ha intenzione di fare l’Amministrazione Bruno per mitigarne gli effetti laddove vi siano effetti negativi in termini ambientali? Benissimo ha fatto l’on. Matera ad annunciare di voler presentare un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente perché venga fatta chiarezza sui dati. È il momento di fare luce su una vicenda che allarma, e non poco, tutti i cittadini andriesi ma pare meno l’Amministrazione Bruno».