«Sono trascorsi appena due anni da quando l’Amministrazione Bruno ha tentato, per la prima volta, di distruggere il sistema scolastico andriese, fingendo di doversi adeguare alle direttive della Regione Puglia sul cd. dimensionamento scolastico. All’epoca fu la stessa Regione ad evitare un vero e proprio disastro, bocciando il Piano proposto dal Sindaco Bruno ritenuto inefficace e lasciando invariato l’assetto esistente. A distanza di due anni, il Sindaco e la sua giunta ci riprovano». Inizia così una nota a firma della Lega per Salvini di Andria sul tema dimensionamento scolastico. Il partito del vice premier attacca l’amministrazione Bruno.
«La Regione Puglia emana il nuovo piano di dimensionamento scolastico, invitando la Città di Andria ad adeguarsi e proponendo una soluzione poco invasiva che riduce di una sola unità le autonomie scolastiche – spiega ancora la Lega – E così, il Sindaco e la sua fedele scudiera, l’assessore Dora Conversano, colgono l’occasione per stravolgere l’intero sistema scolastico attuale, senza preoccuparsi dei disagi che arrecherebbero alle famiglie, alle istituzioni scolastiche, per non parlare della mannaia che si abbatterebbe su decine di posti di lavoro e sulla continuità didattica. Il tutto per salvaguardare gli interessi dei soliti pochi “intimi”, come nella migliore tradizione di questa Amministrazione».
«Le Scuole “Verdi-Cafaro”, “Cotugno” e “Oberdan” vedrebbero stravolgere il proprio assetto a causa di scelte apparentemente machiavelliche ma che in realtà machiavelliche non sono perché tese esclusivamente a tutelare poche e determinate posizioni. E infatti ne giovano in pochi (dirigenti amici) a discapito della collettività e tra i carnefici dell’intero sistema si erge l’Assessore Dora Conversano, in palese conflitto d’interessi, essendo coinvolta quale Dirigente Vicario in un plesso scolastico cittadino. Il Sindaco Bruno, nel motivare la scelta della Giunta (composta evidentemente da raffinati strateghi), ha parlato di tutela delle “esigenze dei quartieri”, dimostrando quanto questa Amministrazione non conosca il tessuto sociale della Città e quanto sia lontana dalle reali esigenze dei propri cittadini».
«Invitiamo, quindi, l’Amministrazione a ritirare questa proposta scellerata di “devastazione scolastica” per evitare di arrecare ulteriori danni ai Dirigenti, ai Docenti e a migliaia di famiglie andriesi. Invitiamo il sindaco Bruno, in nome del bene collettivo, a rinunciare al consueto gioco di assecondare gli interessi di pochi “intimi”, magari facendosi supportare dagli “amici” in Regione, pronti sempre a “toglierle le castagne dal fuoco”».