C’è spazio anche per la proiezione del cortometraggio di un giovane andriese all’ 80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Si tratta di “Bob and Weave”, un corto scritto dall’andriese Gianni Quinto e presentato questa mattina presso l’Italian Pavilio di Venezia Lido.

Sport, bullismo e cyberbullismo: questi i temi trattati nella produzione nata dal progetto “Bulli Free Club” e che declina l’idea di un cinema rivolto al sociale promuovendo lo sport come antidoto al bullismo.
Ad essere protagonista, infatti, è un bullo, nel giorno in cui viene arrestato. In seguito, intraprenderà un percorso di crescita all’interno di una palestra di Roma dove comprenderà i valori etici e sociali.

«Venezia è uno degli scenari più importanti per il panorama cinematografico, è quasi un Olimpo per noi essere qui. È qualcosa che rende giustizia a tanti anni di sacrifici» – ha sottolineato il regista andriese, Gianni Quinto.

Un ritorno, quello alla Biennale di Venezia, questa volta come protagonista e con un lavoro che porta la sua firma, dopo diversi anni in cui il regista andriese ha partecipato da studente di cinema.

«Sono ormai da 22 anni a Roma, ma c’è sempre stato un legame con la mia terra e la mia città. Ho un desiderio, lavorare per una produzione qui ad Andria».