Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’associazione Urban Mobility:

«Perseguendo l’attività di divulgazione delle tematiche concernenti la Mobilità Sostenibile, noi di Urban Mobility abbiamo scelto di dare grande rilievo ad un forte cambiamento emanato dai governi centrali attraverso decreti specifici.

È per noi importante diffondere l’adeguamento delle professioni specialistiche indicato dal Decreto Ronchi, emanato il 27 Marzo 1998, e attraverso il quale è stata introdotta la figura del responsabile della mobilità aziendale, il Mobility Manager, prevedendo l’obbligo di redazione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) come strumento per ridurre l’utilizzo dell’auto privata ed incentivare forme di mobilità sostenibile.

Il “Decreto Rilancio” del 2020, attuato con Decreto Interministeriale n.179 del 12/05/2021, ha ridefinito i requisiti di obbligatorietà di nomina del Mobility Manager e di redazione del PSCL. In particolare, le aziende con più di 100 dipendenti (compresi anche gli addetti di altre imprese, se operanti stabilmente nel sito) localizzate in comuni con più di 50.000 abitanti, in un Comune Capoluogo (di Regione o di Provincia), o nell’ambito del territorio di una Città metropolitana, devono nominare un responsabile della mobilità aziendale (Mobility Manager aziendale), redigere il PSCL e interloquire con il Mobility Manager di Area di riferimento, avente il compito di coordinare i vari PSCL elaborati dalle imprese del territorio.

Quali sono le funzioni del Mobility Manager Aziendale e del Mobility Manager di Area?

Come esposto all’art. 6 del D.I. 21/05/2021:

  1. 1. Al mobility manager aziendale sono attribuite le seguenti funzioni di
  2. promozione, attraverso l’elaborazione del PSCL, della realizzazione di interventi per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente;
  3. supporto all’adozione del PSCL;
  4. adeguamento del PSCL anche sulla base delle indicazioni ricevute dal Comune territorialmente competente, elaborate con il supporto del mobility manager d’area;
  5. verifica dell’attuazione del PSCL, anche ai fini di un suo eventuale aggiornamento;
  6. cura dei rapporti con enti pubblici e privati direttamente coinvolti;
  7. attivazione di iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile;
  8. promozione con il mobility manager d’area di azioni di formazione e indirizzo per incentivare l’uso della mobilità alternativa;
  9. supporto al mobility manager d’area nella promozione di interventi sul territorio utili a favorire l’intermodalità.

 

  1. Al mobility manager d’area sono attribuite le seguenti funzioni:
  2. attività di raccordo tra i mobility manager aziendali del territorio di riferimento, al fine dello sviluppo di best practices e moduli collaborativi, anche mediante convocazione di riunioni, una tantum o con cadenze periodiche, e organizzazione di incontri e seminari, comunque denominati, e svolgimento di ogni altra attività utile al miglioramento delle pratiche di redazione dei PSCL;
  3. supporto al Comune di riferimento nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile;
  4. acquisizione dei dati relativi all’origine/destinazione ed agli orari di ingresso ed uscita dei dipendenti e degli studenti forniti dai mobility manager aziendali e scolastici e trasferimento dei dati in argomento agli enti programmatori dei servizi pubblici di trasporto comunali e regionali.

Le “Guide lines per la redazione e l’implementazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro”, emanate nel mese di agosto 2021, aggregano le misure secondo linee strategiche definite tramite 5 assi di intervento:

  • Asse 1 – disincentivare l’uso individuale dell’auto privata.
  • Asse 2 – favorire l’uso del trasporto pubblico.
  • Asse 3 – favorire la mobilità ciclabile e/o la micro-mobilità.
  • Asse 4 – ridurre la domanda di mobilità.
  • Asse 5 – ulteriori misure promozionali/migliorative.

Infine, il mobility manager ha il compito di monitorare periodicamente il PSCL in relazione all’efficacia delle misure implementate e al fine di individuare eventuali criticità d’attuazione e laddove possibile proporre soluzioni. Come previsto dal decreto istitutivo, iI PSCL deve essere revisionato ed aggiornato con cadenza annuale andando a valutare i risultati conseguiti, a verificare la congruità con gli obiettivi prefissati ed aggiornare l’indagine di mobilità interna all’azienda, instaurando una relazione efficace e di confronto propositivo con il Mobility Manager di Area».

Urban Mobility si propone come facilitatore tra gli enti interessati [email protected].