«In ordine alle osservazioni formulate dalla presidente del comitato dei genitori appare necessario fare una precisazione – scrive l’ass. alla Persona, dott.ssa Dora Conversano – Innanzitutto si sottolinea che l’onere della manutenzione ordinaria compete al concessionario limitatamente ai locali di porzionatura, presenti peraltro solo in alcuni plessi, e non anche in locali diversi, meno che mai nei luoghi in cui si somministrano i pasti porzionati nei contenitori monouso. Relativamente alla questione posate è necessario chiarire che solo alcune scuole hanno in dotazione le stoviglie e anche le lavastoviglie. Questa è la ragione per cui nel capitolato di concessione si cita l’onere del lavaggio delle stoviglie, ovviamente riferito esclusivamente nelle ipotesi in cui la scuola possiede, come detto, sia le stoviglie che le lavastoviglie».

Il ricordo dell’articolo 7 del capitolato da parte dell’Assessore Dora Conversano, per chiarire cosa compete o cosa non compete fare al concessionario del servizio mensa nella città di Andria dopo alcune richieste arrivate dal Comitato dei Genitori. «Si sottolinea che, nei plessi in cui non vi sono stoviglie e lavastoviglie, il capitolato prevede che il concessionario fornisca stoviglie monouso – spiega ancora Conversano – Tuttavia, a seguito di richiesta delle scuole, per evitare che i minori potessero incorrere nel rischio di ingoiare pezzi di stoviglie di plastica, si decise concordemente con la Presidente del CISA, di sostituirle con stoviglie di metallo, chiedendo alle famiglie un patto di collaborazione, peraltro anche a scopo educativo, di provvedere al lavaggio delle stoviglie “personalizzate”, anche per evitare promiscuità che, in tempo di COVID, è sicuramente da evitare».

«Quanto, infine, alla questione della premialità sulla mensa biologica, si sottolinea che, allo stato, attesa la situazione economica in cui versa il Comune, le dette somme servono per conguagliare i costi rinvenienti dalle tariffe più basse previste per le famiglie meno abbienti, fermo restando che, in futuro, non appena la situazione dovesse migliorare, si potrebbe ritenere di ritoccare le tariffe vigenti – conclude Conversano – Resta fermo l’invito al Comitato – conclude Conversano – ad interfacciarsi con gli uffici e con l’amministrazione per qualunque necessità, nell’ottica della proposizione e della collaborazione, oltre che della corretta informazione».