E’ il fuoco a caratterizzare l’estate nera della provincia BAT che sembra esser ripiombata in uno stato di forte stress criminale proprio quando si pensava ad una forte ripresa dopo due anni di stop a causa del covid. Tanti roghi di varia natura ma con una matrice che sembra esser ormai chiara e cioè quella dolosa. La mano della criminalità che prova a stringere il cerchio intimorendo le comunità in settori strategici come per esempio quello dei rifiuti. Rifiuti bruciati domenica pomeriggio nell’ex mattatoio di Barletta. La mano dell’uomo per mandare in fumo le prove di una discarica abusiva nata nella totale incuria di un luogo che, paradosso del destino, dovrebbe diventare la sede provinciale dei vigili del fuoco. La procura di Trani, con le indagini affidate alla Polizia, vuole vederci chiaro anche perché proprio qualche giorno fa il Comune di Barletta aveva installato delle fototrappole per beccare chi continuava a sversare rifiuti nella struttura. Difficile pensare ad una coincidenza. Comunque il rogo a distrutto rifiuti di ogni tipo dopo diversi inneschi che hanno obbligato i vigili del fuoco ad un lavoro durato moltissime ore sino a tarda notte. Al lavoro anche i tecnici dell’ARPA per verificare quali sostanze eventualmente inquinanti siano state sprigionate dal rogo e fino dove, sospinte dal vento di maestrale, siano potute arrivare.

Ma l’estate nera della BAT è iniziata un paio di settimane fa con l’incendio che ha mandato in fumo oltre 150 ettari di macchia mediterranea a ridosso di Castel del Monte. Rogo che ha interessato anche la pineta del maniero federiciano. Danni all’ecosistema, danni alle ville private, danni ad alcune attività commerciali. Anche in questo caso la mano dovrebbe essere quella dell’uomo. Per arrivare poi alle fiamme appiccate a due mezzi della raccolta dei rifiuti ad Andria la scorsa settimana. Un gesto malavitoso su cui indaga la Polizia. Modalità d’assalto con un gruppo a volto coperto e probabilmente con armi per far allontanare i lavoratori delle ditte ed operare indisturbati nell’appiccare il fuoco ai due camion. Un gesto condannato da più parti ed anche dal mondo del volontariato cittadino che con una nota ha voluto stigmatizzare nuovamente il gesto ricordando che «questa escalation criminale che penalizza tutti in particolare chi opera al servizio della comunità» ed ha richiamato tutti alla compattezza.

Ieri, poi, altro incendio questa volta nell’Isola Ecologica di via Stazio ad Andria. In fiamme il contenuto di cassone di rifiuti indifferenziati. Sembra possa esser stato un’autocombustione anche se i carabinieri hanno acquisito le immagini di videosorveglianza per capire effettivamente cosa sia accaduto. Certo il clima sul territorio resta molto teso in questa estate nera nella provincia BAT.