Un Festival per definizione è una festa. La guerra in corso in Ucraina, in Europa, rende difficile anche solo parlare di eventi culturali o di organizzare un Festival. In questo contesto complicato è in programma dal 9 al 13 marzo ad Andria la prima edizione del Futuro Anteriore Festival, un Festival che, non a caso, guarda al futuro con una certa cautela.

Siamo immersi in un presente che è un futuro che fino a pochi giorni fa non ci saremmo mai immaginati di vivere e che, francamente, avremmo preferito non incontrare. Un Festival come il Futuro Anteriore Festival, che guarda al presente come unica possibilità di incidere sul futuro, non può rimanere indifferente di fronte a ciò che sta accadendo al Popolo Ucraino.

Per questo il Futuro Anteriore Festival ha deciso di provare ad incidere sul futuro destinando l’incasso della biglietteria del Festival al sostegno dei campi Caritas in Polonia e Romania dove in questi giorni tristi si stanno riversando circa 500.000 rifugiati.

Gli organizzatori del Festival, pur consapevoli dell’ipocrisia nascosta in un gesto che non giustifica il costante disinteresse verso situazioni di conflitto analoghe, provano a non rimanere indifferenti di fronte all’orrore grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana di Andria che materialmente si occuperà di far arrivare i fondi a destinazione.

Il Festival dunque si farà, e si farà proprio nella convinzione che l’arte possa in qualche modo essere il mezzo per esorcizzare la paura e per dare una spallata all’orrore e alla violenza in corso. Un’idea quest’ultima avvalorata dal fatto che i fruitori privilegiati di questo Festival sono proprio quei giovani a cui ci si pensa, spesso con vuota retorica, quando si parla di futuro. Giovani che ci insegnano quotidianamente a orientare lo sguardo verso la bellezza e verso cui siamo costantemente in debito. A loro dobbiamo l’impulso di agire subito, oggi, senza rimandare ad un’inafferrabile futuro le occasioni di felicità.

Cosa cambierebbe se l’obiettivo diventasse stare con i giovani e meno giovani nell’oggi, prepararli a vivere il presente e le sue possibilità, trattandosi di un presente che è già molto complesso, imprevedibile, in cambiamento e che ha, insomma, tutte le sfide necessarie ad allenare le stesse capacità che torneranno utili per gestire la complessità del domani?

Un gesto piccolo, sicuramente risibile rispetto alle necessità, ma che idealmente prova ad accompagnare il Festival stesso e il pubblico verso un futuro fatto di pace e conoscenza.

L’invito a partecipare, con il doppio scopo culturale e umanitario, è rivolto ai giovani di tutte le età: a chi ci si sente tale, ai presunti tali, agli aspiranti tali, senza distinzione anagrafica che tenga.

Sono cinque gli eventi che concorrono alla realizzazione dell’obiettivo proposto:

Mercoledì 9 marzo ore 21:00 A+A Storia di una prima volta
Giovedì 10 marzo ore 21:00 Chi viene da terra, chi viene dal mare
Venerdì 11 marzo ore 21:00 Il tempo stinge
Sabato 12 marzo ore 21:00 Seneca nel traffico
Domenica 13 marzo ore 21:30 Erica Mou: Nature

La segreteria del Festival è operativa ogni giorno dalle 16:30 alle 20:30 presso il Museo Diocesano san Riccardo in via De Anellis 46. Il programma è consultabile anche on line sul sito www.futuroanteriorefestival.it