Dovevano sbloccarsi gli attaccanti? Lo fanno tutti e tre quelli della Fidelis in una delle giornate tra le più importanti di questo girone d’andata ed in una gara essenziale per la lotta alla salvezza. Finisce 3 a 2 per i biancazzurri al “Franco Scoglio” di Messina su di un campo molto pesante ma che ha visto per lunghi tratti padroneggiare i biancazzurri di Ciro Ginestra puniti sostanzialmente nelle uniche due vere sortite offensive dei padroni di casa. Capuano ha diverse assenze e tre sconfitte consecutive da riscattare: manca Fofana ma c’è Adorante assieme a Vukusic in avanti. Solo panchina per Balde. In casa Andria, invece, subito in campo l’ultimo arrivo Legittimo in difesa accanto a Venturini e De Marino. Squalificato Sabatino ancora assenti Benvenga e Zampano. Attacco affidato al tandem Bubas-Di Piazza.

Nella sfida salvezza sullo stretto, però l’inizio per i biancazzurri è da incubo: Catania, ex del match, recupera palla al limite dopo lo scivolone di Bonavolontà e calcia dal limite con Dini sostanzialmente immobile a veder sfilare il pallone all’angolino basso. Il gol però è come una scossa per la Fidelis che si riversa nella metà campo di casa. Casoli da destra palla perfetta al centro per Di Piazza che di testa anticipa tutti ma la sfera è sul fondo. Mikulic si immola sul cross profondo di Bubas ed anticipa Di Piazza all’ultimo istante in corner. Ma il tandem Bubas-Di Piazza confeziona all’alba del quarto d’ora il gol del pari con un’azione da manuale: il primo illumina, il secondo controlla alla perfezione ed appena in area fredda Lewandowski con un diagonale preciso e potente. Un gol che premia l’inizio dell’attaccante numero 9 biancazzurro, mai bene come in questa gara. Ma la sfortuna è dietro l’angolo e Di Piazza dopo neanche cinque minuti dal gol deve lasciare il terreno di gioco per un problema muscolare la cui entità bisognerà capire in settimana. In campo ci va Tulli ma la spinta biancazzurra non si ferma. Ed al 23’ arriva l’azione giusta per ribaltare il match: Di Noia si infila in area tutto solo e davanti a Lewandoswki viene atterrato in area da una spinta di Celic. Per il direttore di gara è calcio di rigore ma sceglie il cartellino giallo per l’estremo difensore più che un cartellino rosso per il difensore. Dal dischetto si presenta Bubas che resta implacabile dagli undici metri e sigla il raddoppio biancazzurro dando continuità al gol di Coppa di mercoledì. Sempre l’attaccante andriese poco dopo la mezz’ora è bravo a girarsi in un fazzoletto di terreno ma la sua conclusione è sul fondo. Nunzella direttamente su calcio di punizione e poi Di Noia da oltre 30 metri allo scadere, scaldano i guantoni di Lewandowski attento in entrambe le occasioni. Fidelis che legittima il vantaggio e torna in campo nella ripresa con lo stesso piglio.

Campo sempre più difficile e subito doppio campo per Capuano con Balde e Russo sul terreno di gioco. Quest’ultimo prova a suonare la sveglia ai suoi con un tiro potente, ma fuori misura, nel cuore dell’area di rigore su assist di Catania. Fidelis in controllo che dopo neanche quindici minuti trova il tris annullato però dalla terna arbitrale: Casoli tocca in rete da posizione ravvicinata su assist di Gaeta ma per l’assistente è fuorigioco. Il Messina avanza con il proprio baricentro e Balde testa i riflessi di Dini al 24’. Ma sugli sviluppi del corner arriva il pari. Mikulic anticipa tutti e tocca di testa, l’estremo difensore è però bravissimo a sventare la minaccia. Azione che prosegue e Celic serve Adorante che sigla la sua sesta marcatura stagionale. La Fidelis non si disunisce e corre subito ai ripari Ginestra che inserisce anche Alberti, Bolognese e Dipinto. Il classe 2002 ci prova con un tiro dalla lunga distanza ben bloccato da Lewandowski. Ed al 40’ arriva il nuovo sorpasso: Nunzella, sempre in spinta nella ripresa, pennella un cross da sinistra per Alberti che nel cuore dell’area anticipa tutti di testa e batte all’angolino l’estremo difensore di casa. Mancava ancora il gol nella casella dell’attaccante andriese che è anche il decimo marcatore stagionale Fidelis. Un gol che è la sentenza sul match e che vale tre punti d’oro in chiave salvezza per i biancazzurri che in un sol colpo superano Messina e Potenza e lasciano più lontana la Vibonese. Domenica al “Degli Ulivi” ci sarà di scena il Picerno in un altro scontro importante in chiave permanenza.