Ad ormai quasi due mesi e mezzo dall’inizio della campagna vaccinale anti Covid, sono oltre 365mila le dosi somministrate in Puglia, poco oltre l’85% di quelle consegnate, pari a 428.000. Questi i dati che emergono dal report aggiornato del Ministero della Salute e che vedono la Puglia tra le regioni italiane con il più alto numero di somministrazioni effettuate, in considerazione delle dosi a disposizione.

Meno della metà, ovvero 172mila pugliesi, hanno però ricevuto sia la prima che la seconda dose: tutti gli altri sono ancora in attesa del richiamo che, a seconda del vaccino somministrato, (Pfizer, Moderna o AstraZeneca) lo faranno tra le 3 settimane ed i 3 mesi dalla prima inoculazione.

Nello specifico, dei 365mila vaccinati nella regione, poco più di 174mila, circa il 47%, riguardano gli operatori sanitari e sociosanitari. La seconda categoria più vaccinata è quella degli over 80, con oltre 71mila somministrazioni, seguita dagli operatori scolastici che sfiorano quota 60mila. Un po’ più basse le percentuali relative al personale non sanitario, che conta 30mila vaccinati, gli ospiti delle strutture assistenziali (circa 20mila) ed infine i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, per i quali la campagna è partita solo da pochi giorni e che al momento fanno segnare un totale di quasi 9mila somministrazioni.

Intanto, a partire dai prossimi giorni, in virtù dell’accordo firmato la scorsa settimana tra Regione e Medici di base, cominceranno le vaccinazioni per gli anziani a domicilio, al momento completamente ferme. Saranno i medici a contattare direttamente i loro assistiti appena saranno pronti. In casa dei pazienti opereranno sia i medici di medicina generale, che quelli della continuità assistenziale e dei dipartimenti di prevenzione.

Nel frattempo – ha fatto sapere l’assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco – entro la metà di marzo saranno completate le somministrazioni per il personale scolastico e per quello sanitario. Per i soggetti fragili, la Regione conta invece di iniziare le vaccinazioni tra la fine del mese e l’inizio di aprile, una volta terminata la campagna degli ultraottantenni. Con il via libera da parte del Ministero a somministrare AstraZeneca agli over 65, ci potrà anche essere una rimodulazione delle priorità previste nel piano vaccinale. La questione cruciale resta però quella delle scorte: fino a metà aprile – ha comunicato Lopalco – le consegne dei vaccini saranno limitatissime. Per questo bisognerà centellinare le somministrazioni per tutte le categorie.