«Il focolaio che si è sviluppato nell’espletamento del servizio elettorale del 20 e 21
settembre, all’interno del Comune di Andria, tra il personale in servizio perché
comandato, la dice lunga circa la mancanza delle più elementari norme sulla prevenzione
e sicurezza del personale e più in generale sulla sorveglianza sanitaria». Interviene così, in una nota, Delegato Territoriale CISL FP Bari, Guido Manco.

«In data 28 settembre abbiamo inviato una nota al Comune di Andria, al Medico competente, e ai Responsabili della sicurezza prevenzione e protezione (in seguito abbiamo appreso che in data 22 settembre scorso sarebbe terminato l’incarico affidatogli senza prevedere alcuna sostituzione ) in cui chiedevamo ai sensi delle disposizioni vigenti un aggiornamento del DVR ed evidenziavamo come, nonostante nostre richieste, l’Ente si era dotato di un Protocollo per prevenire i potenziali rischi da contagio, senza alcun coinvolgimento, come da disposizioni nazionali, delle OO.SS..

Infatti non ci risulta costituito il comitato per la verifica della corretta applicazione delle regole previste dal Protocollo lasciando che tutto procedesse secondo il comportamento e la sensibilità di ognuno. Nonostante la gravità del focolaio sviluppatosi al Comune di Andria (ben 21 dipendenti contagiati da COVID-19 fino a questo momento ) nessuno dei destinatari ha tentato di contattarci a seguito della nostra nota inviata in data 28 settembre che si allega. Per quanto sopra si chiede, alle Autorità in indirizzo, di intervenire, ognuno per la propria competenza, per la messa in sicurezza degli ambienti lavorativi e la sicurezza di tutto il personale, unitamente ai propri familiari, predisponendo tutte le procedure e le misure anti COVID, ravvisando almeno responsabilità morale prima ancora che giuridica».