Sarà la commissione elettorale a dare il via libera definitivo alle 20 liste in campo presentate già entro la scadenza di ieri sera (anche se era possibile presentare liste sino a stamane alle 12) in vista delle elezioni comunali del 20 e 21 settembre prossimo. Una formazione in più delle precedenti elezioni svoltesi nel 2015 quando al via c’erano 19 liste a supporto sempre di cinque candidati alla carica di Sindaco.

Una partita, tuttavia, che rispetto alla volta scorsa appare molto più equilibrata vista anche la suddivisione delle formazioni politiche. A sostegno di Giovanna Bruno, per il centro sinistra, vi saranno quattro liste (Andria Bene in Comune, Partito Democratico, Andria Lab e Futura). A sostegno di Antonio Scamarcio per il centrodestra tradizionale sono state presentate cinque liste (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Scamarcio Sindaco e Andria Più). A sostegno del progetto civico di Nino Marmo ci saranno anche qui cinque formazioni politiche (La Torre, Andria Nuova, Movimento Pugliese Ambiente, Assemblee Popolari, Cambiamo Insieme). A sostegno di un altro progetto civico immaginato da Laura Di Pilato saranno quattro le liste a sostegno (Laura per Andria, Andria che vogliamo, Tutti X Lei, Andria Coraggiosa) oltre a Michele Coratella per il Movimento 5 Stelle con il supporto di un’altra lista civica dal nome Coratella Sindaco MC2.

Nel 2015 l’affluenza alle urne superò il 73% degli aventi diritto e vinse al primo turno, per il suo secondo mandato, il sindaco di centrodestra Nicola Giorgino con 30mila voti ed il 52% delle preferenze. Al secondo posto il centrosinistra con Sabino Fortunato che sfiorò i 14mila voti ed il 24% delle preferenze mentre al terzo posto si posizionò Michele Coratella con il Movimento 5 Stelle con 12mila preferenze ed il 20%.

Nelle elezioni del 2015, in attesa di comprendere esattamente da chi sono composte le formazioni della prossima tornata elettorale, erano 579 i candidati per il consiglio comunale Furono 12, su 19, le liste complete dei 32 nominativi possibili mentre tre candidati sindaci erano sostenuti da una singola formazione politica, cosa che non accadrà alle prossime elezioni. I candidati dei due diversi sessi erano il 58% uomini mentre il 42% erano donne.