«Nelle condizioni in cui versa la nostra sfortunata città ci vorrà tutta la fantasia e la
competenza dei prossimi amministratori per trovare vie d’uscita alla grave crisi
economica a cui ci ha condannato il centro destra. Una delle prime proposte di Scossa Civica riguarderà le cooperative di comunità che godono di una favore normativo piuttosto evidente nella nostra regione». E’ la proposta immaginata da Scossa Civica una formazione che si riconosce a sostegno di Giovanna Bruno e che sarà presente alle prossime elezioni amministrative di settembre 2020.

«Le cooperative di comunità sono un modello di sviluppo sociale ed economico per
tutte le città che, come la nostra, devono far fronte ad innumerevoli esigenze senza
avere le risorse economiche necessarie – spiegano da Scossa Civica – Questo modello della cooperativa di comunità invita i cittadini a farsi protagonisti nella produzione e nella fruizione di beni e servizi, rispondendo alle esigenze plurime di mutualità».

«La cooperativa di comunità, per essere considerata tale, deve avere come esplicito
obiettivo, quello di produrre vantaggi a favore di una comunità alla quale i soci
promotori appartengono o che eleggono come propria – dicono ancora da Scossa Civica – Questo obiettivo può essere perseguito attraverso la produzione di beni e servizi che
incidano in modo stabile e duraturo sulla qualità della vita sociale ed economica della
comunità. Ad Andria, ad esempio, potrebbero costituirsi più cooperative di comunità per
riattivare quei servizi essenziali come il trasporto per i disabili, la mensa, il sostegno
agli anziani, di cui qualche amministratore leghista ci ha incredibilmente privato».