«Il coronavirus sta mettendo a dura prova non solo la salute dei cittadini ma soprattutto l’economia e il nostro sistema sanitario. Per questo abbiamo il dovere di rimboccarci le maniche per contribuire a non diffondere il virus, salvare le attività e i posti di lavoro e, soprattutto, evitare di intasare gli ospedali per piccoli malori dovuti al panico del momento che stiamo attraversando e curabili con una visita dal medico di fiducia». Interviene così, in una nota, Laura Di Pilato, candidata Sindaca per le amministrative 2020 ad Andria.
«Le prospettive economiche internazionali intanto rimangono contrassegnate da rischi al ribasso influenzati dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria in corso che ha accresciuto le probabilità di un forte rallentamento. È quanto riporta l’Istat spiegando che l’economia italiana “si affaccia a questa fase di forte instabilità con livelli di attività che, nell’ultimo trimestre del 2019, hanno mostrato diffusi segni di flessione”.
Per questo, noi tutti, con il nostro buonsenso, possiamo fare la differenza: possiamo comprare, ad esempio, solo prodotti locali e quindi italiani per non fermare la nostra economia e, soprattutto, dobbiamo attenerci alle disposizioni del governo centrale e regionale per non favorire il crollo dell’intero sistema sanitario.
Sono anch’io una madre e so perfettamente quando costa fare comprendere ai nostri figli che, in questo momento è richiesto uno sforzo in termini di buonsenso, pertanto mi appello ai genitori dei figli che sono rimasti a casa per via delle disposizione del DPCM affinché evitino che gli stessi sostino nei luoghi di assembramento, con l’auspicio che si torni al normale rapporto tra le persone e si superi definitivamente anche il dramma della chiusura delle scuole, perché “insegnare non è accendere desktop o schermi di cellulari, ma accendere idee, fare domande, svegliare dubbi, far passare la luce”.
Infine, rivolgo un sentito ringraziamento a tutto il personale del comparto sanitario che in queste settimane è sul fronte e sta dando il meglio di sé, nonostante la precarietà del sistema sanitario nazionale.
Dobbiamo continuare a vivere con buonsenso e responsabilità civica per fermare il virus con forza e coraggio».