È tornata attiva da questa mattina la tratta Ruvo di Puglia-Corato delle Ferrovie del Nord Barese, sino a ieri servita con un servizio sostitutivo di autobus. La sospensione della circolazione ferroviaria era stata decisa a seguito dell’entrata in vigore del “Decreto Del Rio”, il 5 agosto 2016, dopo la tragedia del 12 luglio dello stesso anno, quando lo scontro tra due treni sulla tratta Corato-Andria causò la morte di 23 persone ed il ferimento di oltre 50 passeggeri.

Al momento, la riapertura della Ruvo-Corato è da considerarsi a condizioni limitate, vale a dire che i convogli viaggeranno ad un solo binario in entrambi i sensi di marcia ad una velocità non superiore ad i 50 chilometri orari, così come stabilito dall’Ansf (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie). Questo in assenza del Sistema di Controllo della Marcia Treno, il meccanismo che permette di gestire elettronicamente il comportamento del personale di macchina in base all’aspetto dei segnali ferroviari, alla velocità massima consentita ed altri parametri, sino a provvedere (laddove necessario) all’arresto automatico del convoglio.

Sino al completamento degli impianti di segnalazione e sicurezza (previsto per i primi mesi del 2020), il treno proveniente da Bari, una volta arrivato a Ruvo, procederà a velocità ridotta sino alla stazione di Corato, per poi tornare indietro. Come reso noto dall’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, stanno andando avanti anche i lavori per il raddoppio della tratta Corato-Andria, al momento completati per il 40%. Il progetto, costato circa 33 milioni di euro, dovrebbe essere portato a termine entro la fine di quest’anno. Prossimo all’apertura anche il cantiere per l’interramento ferroviario nell’abitato di Andria, per un tratto di 2 chilometri e 900 metri (di cui 500 di galleria), con due nuove fermate (Andria Centro e Andria Nord) oltre a quella già realizzata di Andria Sud. Per l’opera la Regione Puglia ha già stanziato la somma di 91 milioni di euro. I lavori, salvo sorprese, dovrebbero partire entro l’inizio del 2020 e portati a compimento nel giro di un paio d’anni.