Non c’è pace per il Parco IV Novembre di Andria. Il 17 febbraio, grazie alla segnalazione di un nostro lettore, abbiamo denunciato un episodio di atti vandalici ai danni del Monumento ai Caduti (leggi l’articolo) con delle scritte comparse su uno dei luoghi più simbolici della città. Poco dopo, un gruppo di attivisti di CasaPound ha provveduto ad eliminare lo “sfregio” allo storico monumento andriese. A distanza di pochi giorni, tuttavia, un nuovo episodio si è verificato nello stesso posto.

L’unica differenza, che non riduce la gravità del fatto, è che questa volta lo “sfregio” è stato perpetrato ai danni dei servizi igienici con delle scritte comparse all’interno delle strutture. Sui tre bagni all’interno del parco solo due sono aperti perchè quello per disabili è già chiuso al pubblico da circa due mesi per altri atti vandalici avvenuti in passato. Un danno nel danno che crea nocumento ai cittadini anche a quelli più bisognosi.

Vista la vicinanza di tali avvenimenti, forse, è il caso di prendere provvedimenti affinché la zona, luogo di memoria importante per la città, venga sorvegliata con maggiore costanza senza tralasciare le ore notturne. Serve oltre ad una nuova pulizia degli spazi, la riapertura di quel bando per disabili che è una vera e propria sconfitta per tutta la comunità.

Naturalmente non si deve (e non si può) condannare un’intera città ma, quanto meno, individuare quei pochi autori delle “opere d’arte” che deturpano i monumenti cittadini e in generale i luoghi non adatti a tali gesti. Il rispetto dei luoghi in cui viviamo passa da tutti.