Partiamo dalla fine: il tiro di Siclari, il gol, la corsa di liberazione sino oltre la metà campo e la festa dei tifosi biancazzurri. C’è poco altro da raccontare per un match deciso a tempo scaduto dopo un lungo forcing della Fidelis Andria per cercare di scardinare l’ordinata ed attenta difesa del Francavilla. Due squadre costruite per giocare a calcio ma su di un terreno difficile e segnato dalla pioggia di questi giorni. Supremazia territoriale andriese con una fitta rete di passaggi palla a terra. Per Lazic, al tredicesimo anno con il Francavilla (ormai più che un progetto tecnico) più verticalità sull’asse D’Auria-Leonetti scelti come principali terminali offensivi assieme a Lavopa per il classico 4-3-3. Gara particolare proprio per il numero 9 ospite, andriese di nascita ed in procinto di trasferirsi alla Fidelis nel mercato di riparazione poi la firma per il Francavilla. Centrocampo rinforzato per Potenza con l’inserimento dal primo minuto anche del rientrante Petruccelli. In attacco il tandem Adamo-Cristaldi.

La trama di gioco della Fidelis, però, rischia di metter in difficoltà la retroguardia al terzo minuto quando un errore di disimpegno favorisce Tomas Grandi abile ad entrare in area ma Zinfollino respinge con i pugni. Poi solo tanto gioco, passaggi e ripartenze, ma difese inoperose sino alla mezz’ora quando l’eroe di Nardò, Michele Piperis, ci prova da 20 metri ma salva tutto Boglic. E’ a questo punto che Potenza sceglie di cambiare: fuori proprio il giovane Petruccelli ed in campo ci va la fantasia di Stranges per un 3-4-3 decisamente più offensivo. Più vivacità che si tramuta subito in una occasionissima andriese con un’azione insistita in area iniziata con il tiro di Cristaldi murato, seguita dalla palla scodellata al centro di Piperis che attraversa tutta l’area e viene raccolta da Adamo abile a crossare per la testa di Cipolletta ma Boglic con una mano salva tutto. E’ l’unico vero pericolo di un primo tempo praticamente senza emozioni.

Il canovaccio non cambia neanche nella ripresa e le tante sostituzioni spezzettano ulteriormente il gioco. Il Francavilla in ripartenza ci prova prima con Lavopa dai 25 metri e poi, molto più pericoloso, con D’Auria ma la sfera è alta. Ancora cambi, dentro ci va anche Bozic al posto di Adamo, e proteste Fidelis quando il tiro violento proprio dell’attaccante bosniaco viene intercettato probabilmente con un braccio da un difensore. Nuovo squillo Andria con Carrotta a servire perfettamente Benvenga che di testa coglie l’incrocio dei pali ma il direttore di gara ferma tutto per fuorigioco. In campo contemporaneamente quattro punte per Potenza che sceglie anche Siclari al posto di Forte. La retroguardia ne risente proprio allo scadere quando Giordano si ritrova nel cuore dell’area di rigore solo ma il suo tiro è a lato di un soffio. Gol sbagliato e gol subito, un vecchio adagio del calcio che però non lascia scampo al Francavilla: azione da manuale per l’Andria con il lancio di Benvenga, sponda di Cristaldi e cross da destra di Varriale che, al quarto minuto dei sette di recupero, trova pronto Siclari per battere Boglic. Un gol che allunga la striscia positiva per la Fidelis ora in piena zona play-off, permette di mantenere ancora inviolata la porta e stacca in modo ormai decisivo la parte inferiore della graduatoria.