Il Ministero dell’Economia e delle Finanze perde il ricorso presentato al TAR di Puglia contro il Comune di Spinazzola per l’annullamento della deliberazione del Consiglio Comunale del 15 luglio 2016 e che determinava le tariffe della TARI per lo stesso anno di competenza. Una vittoria per il Comune di Spinazzola che potrebbe fare da apripista anche per altre situazioni similari di amministrazioni pubbliche pugliesi e non solo.

In particolare, infatti, il Ministero ha impugnato sia la delibera assunta dall’assise comunale che la stessa convocazione della seduta del 15 luglio 2016. La motivazione di illegittimità sarebbe dovuta esser per la violazione del termine ultimo per l’approvazione delle tariffe e delle aliquote di competenza comunale, già traslate con diversi decreti del Governo.

Il Comune di Spinazzola, con la difesa affidata all’Avv. Giorgia Franco, ha invece dimostrato ai giudici del TAR Puglia, come la delibera sia legittima perché approvata propedeuticamente rispetto al bilancio di previsione. Nella fattispecie, infatti, il piccolo comune del nord barese anche in considerazione delle elezioni per il nuovo Sindaco ed i nuovi organi amministrativi avvenute solo il 5 giugno precedente, aveva ottenuto dal Prefetto una ulteriore proroga di 20 giorni entro la quale approvare il bilancio di previsione. Secondo la difesa, dunque, la deliberazione delle aliquote di tributi e tariffe, costituisce un allegato obbligatorio da presentare all’interno del bilancio di previsione e, di conseguenza, la deliberazione impugnata è stata tempestiva rispetto al termine ultimo intimato dal Prefetto al Comune.

Nel dispositivo del TAR, inoltre, si parla esplicitamente di peculiarità e parziale novità della questione. Dunque, un sospiro di sollievo per il Comune di Spinazzola guidato da poco meno di due anni da Michele Patruno e sentenza che potrebbe far scuola anche in altre di queste situazioni come quella, per esempio, del Comune di Andria che attende ancora una sentenza del TAR Puglia su di un ricorso similare effettuato dal Ministero rispetto, però, alle aliquote riferite al 2015 quando anche nel comune federiciano si andò al voto.