Il 5 maggio scorso il parrocco don Riccardo Agresti aveva diffuso una lettera di denuncia sulla situazione di degrado e illegalità in cui versa il quartiere “Croci-Camaggio” di Andria. Nella lettera denunciò la presenza di intere famiglie dedite allo spaccio e la mancanza di servizi di controllo e sicurezza adeguati. Puntuale in questi giorni è giunta la risposta del Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli, pubblicata tramite il social network Facebook dall’On. Giuseppe D’Ambrosio, parlamentare del M5S.

«Con riferimento alla Sua missiva in data 10 maggio u.s., Le fornisco i seguenti elementi informativi:

– il quartiere Croci-Camaggio è un’area ad alta densità abitativa che si sviluppa a ridosso del centro cittadino di Andria ed in particolare nelle immediate vicinanze del centro storico;

– la zona è continuamente monitorata grazie ad una capillare attività di controllo del territorio effettuata dalle pattuglie sia della Polizia di Stato sia dell’Arma dei Carabinieri, nel rispetto del Piano Coordinato di Controllo del Territorio;

– il quartiere non ha mai presentato particolari criticità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, pur essendo residenti nell’area in argomento alcuni pregiudicati; a decorrere dalle ore 22.00 circa, a seguito della chiusura delle attività commerciali ivi presenti, la zona diviene pressochè deserta;

– da diverso tempo, nel quartiere in parola, come in altre parti della città, vengono svolti numerosi servizi, anche in occasione dei controlli straordinari del territorio denominati “operazioni ad alto impatto”.

Nel corso dell’ultimo trimestre il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza ha effettuato quattro controlli amministrativi presso gli esercizi commerciali ritenuti più a rischio, 15 posti di controllo e 15 controlli dinamici nei confronti di persone e veicoli in transito.

Il menzionato presidio di Polizia ha, altresì, effettuato alcune perquisizioni nei confronti di persone, anche non residenti nel quartiere, che hanno avuto contatti o frequentazioni con pregiudicati per reati inerenti a sostanze stupefacenti. Sono stati eseguiti, inoltre, numerosi controlli ed ispezioni, ai sensi dell’art. 103 D.P.R. 309/90 e dell’art. 41 TULPS, nei confronti di pregiudicati residenti nella zona al fine di contrastare il consumo, la diffusione di sostanze stupefacenti e la detenzione illecita di armi; talvolta le suddette attività sono state svolte anche con l’ausilio di unita cinofile della Questura. Nell’assicurare la diuturna e costante azione di prevenzione e contrasto verso ogni forma di illegalità di quel territorio, Le rappresento che sono in corso contatti con l’autore dell’articolo in questione per approfondire quanto segnalato».

«E’ più facile ricevere risposte dal Capo della Polizia, il dott. Gabrielli che ringrazio, che non dal Presidente della Provincia e Sindaco di Andria – scrive su Facebook Giuseppe D’Ambrosio – Giorgino dove sei? E la Questura».