“Briganti….a chi?!”, è un occasione da prendere al volo per approfondire insieme “Un’altra Storia”, vale a dire l’Unità d’Italia vista dalla parte dei “Briganti”, attraverso un’analisi critica del nostro Risorgimento. Tanto più in una contingenza temporale in cui sempre più forte è nel Paese il dibattito sul tema dell’annessione “coatta” del Regno delle Due Sicilie.

D’altro canto, il recente provvedimento del Consiglio Comunale di Napoli, di procedere all’unanimità alla rimozione del busto del “criminale di guerra” generale Cialdini, ha provocato a cascata, a Napoli, a Palermo, a Reggio Calabria ed in numerose città del Meridione d’Italia, un processo di progressiva revisione della toponomastica introdotta a suo tempo in onore di Casa Savoia e dei feroci colonizzatori piemontesi.

Un processo legittimo e coraggioso che apre uno spiraglio sempre più ampio per una revisione storica serena, ma puntuale e doverosa, sulla conclamata Unificazione del nostro Paese. Per far comprendere una volta per tutte alle nuove generazioni come accadde che gli Italiani del Sud divennero “Meridionali”, “Terroni” o, peggio ancora, Briganti. E per far luce sulle versioni spudoratamente false e di parte che hanno infarcito i libri di Storia ancora oggi proposti dalla Scuola italiana.

Se ne parlerà in un incontro che si terrà ad Andria venerdì 31 marzo presso la “Sala Convegni Pasquale Attimonelli” dell’Albergo dei Pini alle ore 19.00 con il giornalista Pino Aprile, autore del bestseller “Carnefici, storia di un genocidio”, Monica Lippolis, coautrice dell’opera “Un’altra storia” e Nino Marmo, consigliere della Regione Puglia.