Rifiuti di ogni genere anche pericolosi tra veleni e concimi, bidoni neri praticamente spariti in tutto il resto del territorio andriese ed una masseria antica che dovrebbe raccontare storie nobili più che storie ignobili di inciviltà e controsensi. E’ la Borgata Troianelli di Andria, una delle due frazioni andriesi oltre quella più grande di Montegrosso. La Borgata di Troianelli è da sempre stata un punto di riferimento per il comparto agricolo cittadino ma negli ultimi anni attorno al Palazzo Ducale (affidato alla Cooperativa Coloni di Montegrosso che ha pronto un progetto di riqualificazione ndr) sono nate diverse attività commerciali tra cui ristoranti e B&B oltre alla presenza di numerose ville e di numerosi residenti.

Della vicenda ci siamo già occupati a fine anno 2016 (Articolo Andria.News24.City del 28 dicembre 2016) parlando di quei bidoni che abbiamo chiamato della “discordia”. Rapidamente è necessario ricordare come quei bidoni non dovrebbero esser posizionati su quei terreni perchè di proprietà privata e cioè di proprietà della stessa Cooperativa dei Coloni di Montegrosso. Sulla vicenda sono già volate diverse diffide nei confronti di Aro, Comune e Sangalli ma ad ora quei bidoni sono ancora lì nonostante verso metà febbraio furono probabilmente incendiati ed andarono completamente distrutti. La stessa Sangalli ha poi provveduto a fine febbraio a sostituirli con nuovi bidoni neri su cui sono stati apposti anche dei cartelli in cui si parla di videosorveglianza installata sul palazzo a monitoraggio dei bidoni stessi. Ma dalla Cooperativa ci dicono che quelle telecamere servono solo a difesa del Palazzo Ducale perchè già oggetto di continui furti e che quei bidoni restano illeggittimi e vanno rimossi.

In effetti lo stesso servizio di raccolta passa regolarmente per la “differenziata” porta a porta così come avviene per la Borgata di Montegrosso, ma in sostanza di differenziata qui se ne fa ben poca perchè la scelta è spesso quella di gettare tutto tra quei bidoni neri. Problema che viene accuito ancor di più se si pensa che proprio in questi giorni sono frequentissimi i ritrovamenti di rifiuti speciali e cioè veleni e concimi (così come indicato nelle foto allegate ndr). Concimi chimici ma anche cartoni con veleni utilizzati per le campagne e gettate con una leggerezza che mette i brividi. Per aver accesso a questi concimi o veleni, infatti, servono dei patentini specifici e serve soprattutto una autorizzazione. Risalire a chi ha gettato questi rifiuti speciali potrebbe esser più semplice del previsto. Per il resto è necessario sicuramente incentivare anche in quella zona rurale andriese la raccolta differenziata porta a porta oltre all’installazione di telecamere o fototrappole per limitare al massimo l’utilizzo incondizionato e terribile del territorio.