«A seguito della chiusura di via Bisceglie per i lavori alla fogna bianca che si prevede termineranno il 20 marzo, come prevede l’ordinanza sindacale adottata dal competente Settore Mobilità in data 23 febbraio, pubblicata all’Albo Pretorio e resa nota nella parte news del portale dal 24 febbraio e su twitter la viabilità cittadina sta subendo rallentamenti inevitabili riconducibili alla strategicità che quella arteria stradale ha per tutti coloro che vogliono circolare nella parte nord est dell’abitato».

Inizia così la nota ufficiale del Comune di Andria che invita i cittadini ad utilizzare la tangenziale in caso di necessità ed a limitare al massimo l’utilizzo dell’auto per evitare ingorghi. L’ente è stato al centro di numerose polemiche per le primissime scelte a seguito della chiusura di una delle arterie più importanti della città stessa. Da specificare, in realtà, come verificato sul sito istituzionale del comune di Andria, che vi è solo questa news nella quale vi è un lungo elenco di vie chiuse al traffico e non un avviso specifico per via Bisceglie. In più su Twitter, invece, vi è un post pubblicato solo il 2 marzo e cioè nel giorno della chiusura.

«Data l’alta importanza dell’opera – segnala l’assessore alla Mobilità, Giuseppe Raimondi – è consigliabile utilizzare la tangenziale con imbocco da via Corato e Via Barletta per gli spostamenti lungo l’anello esterno per poi rientrare in città dalle uscite della stessa tangenziale. Per coloro che, in particolare, vogliono entrare in centro dalla direttrice di via Trani, i rallentamenti sono molto forti e, al netto dell’impegno degli agenti del corpo di Polizia Municipale per assicurare il maggior deflusso possibile, invitiamo tutti a limitare il più possibile l’uso dell’autovettura lungo l’arteria di viale Gramsci». «Questi disagi, dei quali chiediamo scusa, sono però inevitabili -sottolinea il Sindaco, Nicola Giorgino – se vogliamo completare, nell’interesse dei cittadini andriesi della zona di via Maraldo, opere pubbliche di gestione delle acque bianche attese da decenni. E’ dunque un disagio limitato nel tempo destinato però a soddisfare, definitivamente, bisogni avvertiti da tutta quella parte dell’abitato andriese. Per questo siamo certi che gli andriesi comprenderanno l’importanza dell’opera e anche i disagi che ne stanno derivando e che occorre affrontare, per quanto possibile e per qualche giorno, anche modificando le proprie abitudini in fatto di spostamenti all’interno della città».