Potrebbe esser stato colpito da una fucilata accidentale partita da un compagno durante una battuta di caccia al cinghiale nei pressi di Montegrosso, nel pomeriggio di domenica, il 52enne cacciatore andriese deceduto dopo esser stato raggiunto da una pallottola. Ancora non chiari i contorni della vicenda anche se pare esser stata una fatalità: un compagno di caccia avrebbe sparato pensando di colpire un cinghiale. Non chiaro anche se è accaduto all’interno od all’esterno dell’area protetta del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Dal 2 novembre, infatti, la caccia al cinghiale è consentita, sino a fine gennaio, solo in area non protetta.

Inutili i soccorsi portati da un’equipe del 118 di Canosa al 52enne. L’indagine è stata subito avviata dai Carabinieri e coordinata dal pm della Procura di Trani Mirella Conticelli che ha disposto immediatamente l’autopsia sul cadavere della vittima. Interrogato nel pomeriggio, invece, l’uomo che ha materialmente premuto il grilletto pensando fosse un cinghiale. L’uomo è stato denunciato ma non è in stato di fermo.