“Più trasparenzae “Stop agli inganni, salviamo il Made in Italy”. Sono solo alcuni degli slogan della manifestazione dei 10mila agricoltori di Coldiretti, riuniti per la ‘Giornata nazionale dell’extravergine italiano’, in corso fuori e dentro il Mandela Forum di Firenze in Toscana, scelta perché è la regione con l’immagine più sfruttata per spacciare l’olio di oliva straniero come italiano.

Nonostante il riconoscimento comunitario a 5 oli DOP ‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’, ‘Dauno’, ‘Collina di Brindisi’ e ‘Terre Tarentine’ ed una produzione media pari a 10 milioni di quintali di olive ed oltre 1,8 milioni di quintali di olio, con un’incidenza della produzione olivicola regionale su quella nazionale pari al 36,6% e al 12% di quella mondiale, in Puglia è proprio il comparto olivicolo-oleario ad essere maggiormente colpito dal fenomeno delle sofisticazioni.

Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come ‘Made in Italy’. In Puglia le importazioni complessive di oli di oliva ammontano in media a circa 87.000 tonnellate, di contro le esportazioni si aggirano sulle 38.000 tonnellate.

«Ecco spiegato come mai – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – nel corso dell’ultimo decennio le importazioni complessive di oli di oliva in Puglia siano cresciute rapidamente, nonostante la Puglia sia la regione più olivicola d’Europa. Gli oli stranieri vengono importati principalmente da Spagna, Grecia e Tunisia, acquistati a prezzi più bassi rispetto al prodotto regionale e utilizzati dagli imbottigliatori per ‘costruire’ blend con oli regionali.»

«Per questo va applicata alla lettera la ‘legge salva-olio’ – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – ed è necessaria l’accelerazione dell’iter del disegno di legge che reca le “nuove norme in materia di reati agroalimentari”,. a supporto dell’attività degli organismi di controllo che hanno uno strumento in più per contrastare frodi e sofisticazioni.»