Il circolo di Andria di Sinistra Italiana chiede al Comune e alla Asl, ognuno per le sue competenze, uno studio epidemiologico che metta in correlazione i casi di tumori registrati in città con la distribuzione degli impianti elettroinquinanti. La richiesta è contenuta in un documento firmato dal segretario cittadino Rino Zagaria che solleva il tema della salute pubblica nell’era dell’espansione tecnologica.
«Con l’espansione della tecnologia 5G e l’installazione di nuove antenne sul territorio urbano, continuano a crescere tra i cittadini le preoccupazioni riguardo ai potenziali effetti sulla salute e sull’ambiente», esordisce il documento. «In particolare, si teme che l’aumento delle radiazioni elettromagnetiche possa avere un ruolo nello sviluppo di patologie gravi, inclusi alcuni tipi di tumore».
Sinistra Italiana riconosce la posizione della comunità scientifica internazionale: «Pur riconoscendo che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altri enti scientifici, non esistono al momento prove conclusive che colleghino direttamente le antenne 5G a un aumento del rischio tumorale, riteniamo fondamentale applicare il principio di precauzione e promuovere un approfondimento serio e trasparente».
La richiesta è specifica e dettagliata: «Per questo, Sinistra Italiana – Circolo di Andria richiede al Comune e alla Asl, per le rispettive competenze, uno studio epidemiologico che metta in correlazione i casi di tumori registrati in città, specialmente quelli della fascia giovanile della popolazione, con le mappe di distribuzione degli impianti elettroinquinanti».
Il partito evidenzia come non si tratti di una richiesta nuova: «Risulta che in passato un gruppo di medici più volte abbia sollecitato una ricerca in tal senso e ormai riteniamo che sia improcrastinabile procedere nell’unire le forze e le capacità professionali, che la città possiede, al fine di cercare le cause di malattie gravi che affliggono i nostri concittadini e, possibilmente, evitarle».
L’approccio proposto vuole essere equilibrato: «L’obiettivo non è alimentare allarmismi, ma avviare un confronto basato su dati concreti per comprendere meglio la situazione sanitaria del territorio e valutare eventuali correlazioni o fattori di rischio».
Zagaria conclude richiamando la necessità di un dialogo ampio: «Ribadiamo la necessità di un dialogo aperto tra enti sanitari, amministrazioni locali, comunità scientifica e cittadini, affinché lo sviluppo tecnologico non proceda a discapito della salute pubblica, ma nella massima trasparenza e con il coinvolgimento della popolazione».
La richiesta di Sinistra Italiana pone sul tavolo politico e istituzionale di Andria una questione che coniuga innovazione tecnologica, salute pubblica e principio di precauzione, sollecitando un approccio scientifico e trasparente nella valutazione dei potenziali rischi legati all’elettromagnetismo urbano.