La desolazione e, allo stesso tempo, il caos. E’ la situazione che vivono ad Andria i residenti e gli esercenti di via Carmine, strada chiusa al traffico per lavori di messa in sicurezza che ancora non sono partiti. Il ponte Bailey installato circa 14 anni fa per ovviare al problema del rischio cedimento stradale, è stato rimosso ad aprile scorso per far spazio agli interventi, ma a maggio ecco la doccia fredda, «inaspettata» ha raccontato poi l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Loconte: un decreto legge (del 14 maggio 2025 n.25) che non ha concesso la proroga al finanziamento da 1.205.000 euro ottenuto dal comune di Andria nel 2022 destinato proprio alla messa in sicurezza di via Carmine. Il risultato è una strada chiusa per lavori ma senza i lavori. A risentirne sono in particolare gli esercenti – alcuni con attività aperte da 60 o da 30 anni – che, dopo le difficoltà di questi anni, ora temono di non farcela.
E poi i disagi per i residenti. Via Carmine è particolarmente popolata, anche da persone anziane che spesso sostano sui marciapiedi davanti al portone di casa. Da quando la strada è chiusa su quegli stessi marciapiedi passano motorini, monopattini e bici elettriche.
E poi il traffico nelle ore di punta, e i timori in vista di settembre quando riapriranno le scuole. Nella vicina via Eritrea c’è un istituto secondario di I grado.
Il problema era stato sollevato qualche giorno fa da Sabino Napolitano, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che aveva sottolineato come non ci fossero i lavori e la strada fosse parzialmente aperta al traffico con conseguente rischio di cedimento. Un’osservazione poi colta dall’ente che ha provveduto a bloccare completamente il passaggio. Critiche molte altre opposizione come l’intergruppo consiliare che ha parlato di «leggerezza amministrativa». Dal comune l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Loconte fa sapere che la situazione starebbe cambiando. Nei giorni scorsi, ha spiegato in anteprima a Telesveva, al Senato è passato l’emendamento che concederà nuovamente la proroga del finanziamento. Manca ora il passaggio anche alla Camera. L’obiettivo è iniziare i lavori tra fine agosto e inizio settembre. Il cantiere, carte alla mano, dovrebbe durare 6 mesi.