«Si apprende, dagli organi di stampa, che la città di Barletta sarà protagonista del prossimo G7 che si terrà in Puglia.  Di contro, ormai, la città di Andria, diventa sempre più fanalino di coda dell’intero territorio della sesta provincia pugliese». Lo scrive in una nota Antonio Di Gregorio, coordinatore cittadino del Nuovo PSI Andria.
«Andria è una città mortificata ed abbandonata con un degrado imperante per quanto concerne il centro storico, ai ripetuti furti di auto e delle alle attività commerciali nella Zona Pip, allo stato di incuria in cui versano la Villa Comunale, il Monumento dei Caduti, lo stadio Degli Ulivi, il Palazzetto dello Sport, per non parlare del manto stradale dissestato di molteplici arterie stradali e, in particolar modo, la tangenziale.  In ultimo, non possiamo dimenticarci della piscina comunale di via delle Querce già pronta ad ospitare i corsi di nuoto per qualche assessore, ma ad oggi, ancora chiusa ed abbandonata.
Non vogliamo essere profeti di catastrofismo, ma lo stato di salute della nostra Andria è sotto gli occhi di tutti. Sarebbe alquanto difficile affermare il contrario.
Difatti, è di queste ore la notizia che il nuovo ospedale di Andria è stato, al netto dei molteplici comunicati di circostanza, già declassato prima ancora di essere realizzato.
Siamo in presenza di un’amministrazione comunale più attenta alle svariate marce, ai compleanni, ai ricordi, alle ciclovie, alle polemiche sull’autonomia differenziata senza saper offrire agli andriesi una visione, una prospettiva di città in un’ottica di sviluppo e di crescita. Ci verrebbe da dire, dopo 3 anni di amministrazione Bruno, che siamo in presenza di una città non a misura di cittadino, bensì di una città senza futuro!».