Giocattoli e articoli di cancelleria venduti anche davanti alle scuole, per un totale di 5mila pezzi, sono stati sequestrati dai finanzieri ad Andria e a Barletta perché considerati pericolosi per la salute. A smerciarli in modo illecito, tre persone, originarie del Foggiano di età compresa tra i 30 e i 40 anni, segnalate per violazione delle norme sulla sicurezza dei prodotti e per abusivismo commerciale. Le operazioni, i cui dettagli sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Barletta, sono state portate a termine grazie “alla collaborazione dei genitori che hanno comunicato quanto accadeva davanti ai cancelli delle scuole frequentate dai loro figli”, ha spiegato il colonnello Pierluca Cassano, comandante provinciale della Guardia di finanza Bat.

Secondo quanto accertato dalle indagini, che si sono avvalse «di appostamenti compiuti tra le 7 e le 8 del mattino per non spaventare i bambini», ha chiarito il capitano Cosimo Carafa della compagnia di Andria, ai piccoli studenti venivano lasciati volantini con le immagini di giochi e gadget. «A loro – ha aggiunto Cassano – veniva chiesto quale desiderassero e l’indomani il gioco era disponibile. Così, al mattino, durante l’ingresso scolastico, il bambino chiedeva a mamma o papà di comprare il gioco sognato, pena capricci e strilli. Così i genitori, presi anche dalla fretta e dal non dover ritardare l’arrivo in classe del bambino procedevano all’acquisto». Il costo dei prodotti variava tra i 2 e i 3,50 euro «prezzi bassi che confermano l’assenza di test e verifiche sulla qualità dei materiali che invece la legge impone», ha ribadito Cassano.