«A proposito di Documentazione Strategica del Commercio della Città di Andria, finalmente si può affermare che dopo ben 15 anni la Città di Andria si doterà di un aggiornato strumento di programmazione come la legge regionale di settore prescrive». Così il direttore della Confesercenti Provinciale BAT, Mario Landriscina.

«Nonostante tutto e tutti, grazie alla Associazione di Distretto Urbano del Commercio, alla volontà ed all’ impegno profuso dalla Amministrazione e dalla Confcommercio e Confesercenti, saranno ben chiare le Regole e le Linee programmatiche generali del Commercio, dal Negozio di Vicinato alla Media e Grande Distribuzione; dagli Esercizi di Somministrazione di alimenti e bevande (Pubblici Esercizi vari) alle aree di mercato; dal Centro Storico alle Periferie; dal censimento sulla popolazione alle caratterizzazioni urbanistiche delle varie zone cittadine, dalla storia agli indicatori demografici, sono state riportate analisi socio economiche aggiornate della Città che rappresentano la Strutturazione su cui elaborare, attraverso indicatori specifici, i volumi, le superfici ed i numeri dei negozi di prossimità rispetto alle medie e grandi strutture di vendita, i famosi “Non Luoghi” di Bauman, da sempre contrastati dalle Associazioni datoriali più rappresentative a livello regionale come Confesercenti e Confcommercio.
Un lavoro egregiamente svolto da un professionista preparato, con un curriculum di tutto rispetto (estensore di decine di Documenti di Pianificazione Commerciale, compresi quelli svolti a Bisceglie e Barletta negli anni passati), il dott. Pino Marchionna, sulle indicazioni di massima ricevute dai componenti il Direttivo del DUC; professionista serio e competente, che ringraziamo in particolar modo, sopreattutto per aver mantenuto l’incarico, pur tra mille difficoltà procedurali amministrative, anche dopo esser stato eletto Sindaco a Brindisi
Su questi concetti, noi di Confesercenti e, crediamo, anche Confcommercio, responsabilmente, quali componenti il Direttivo del DUC, abbiamo condiviso il percorso partecipato, voluto fortemente dall’ass. Troia e dalla Sindaca Bruno, che, rispetto ad alcuni interventi costruttivi, è stato purtroppo contraddistinto da pochi soliti noti che ne hanno fatto un’ennesima riunione sfogatoio, senza costrutto alcuno, sul trasferimento o meno del mercato settimanale, sulle procedure seguite dai DUC, meritevoli, secondo questi, di non meglio precisati accessi agli atti (avete presente la Favola di Esopo “La Volpe e l’Uva”), costi spropositati sostenuti e polemiche varie via discorrendo. Anche noi di Confesercenti abbiamo sollevato qualche perplessità sull’eventuale trasferimento del mercato a S. Valentino, ma abbiamo anche invitato i colleghi di Confcommercio a proporre, responsabilmente, una sede alternativa. Solo così si può diventare interlocutori credibili nei confronti di una Amministrazione che sta portando avanti i contenuti del suo Programma elettorale.

Interventi pretestuosi e polemici tali che neanche le dichiarazioni rassicuranti dell’assessore e della Sindaca a garantire disponibilità a vagliare loro proposte alternative all’area di S. Valentino, dimostrando di essere culturalmente molto indietro nelle relazioni partecipate tra Cittadini, Associazioni e Pubblica Amministrazione, con il solo scopo di sviare l’attenzione dalla relazione dell’Assessore sulle aree di mercato, comprese le richieste di assenso o meno a quanto previsto nel Documento Strategico del Commercio.

Per quanto riguarda il sottoscritto, quale v. Presidente DUC Andria e direttore di Confesercenti, non posso che dichiararmi soddisfatto del lavoro svolto, (anche grazie al contributo del dott. Marchionna), ringraziare l’Amministrazione Comunale della fiducia accordataci ed orgoglioso dello studio profuso in tutti questi anni sulle Politiche di Distretto, comprese le esperienze fatte sul campo a Barcellona e Londra che oggi ci consentono, aprendoci al mondo, di fare azioni positive sui ns. territori. E ben vengano le giuste retribuzioni, dovendosi diffidare delle gratuità sbandierate strumentalmente.
Non ci resta che attendere l’approvazione del Documento Strategico del Commercio, conclude Landriscina, dopo il passaggio in Consiglio Comunale, da parte della Regione, ma restiamo fiduciosi».