«L’impostazione e le conclusioni del Pubblico ministero sono state chiaramente diverse per molti aspetti da quelle del dispositivo della sentenza del tribunale. Non abbiamo ancora completato lo studio della motivazione. Decideremo se e per quali aspetti impugnare la sentenza quando avremo completato non la semplice lettura, ma l’analisi delle motivazioni giuridiche (per stabilire se sono rigorose, coerenti con le norme, in definitiva convincenti) e la verifica delle prove cui il tribunale ha dato rilievo (per capire se e perché non abbia considerato altre prove a sua disposizione)». Lo afferma in una dichiarazione all’ANSA il procuratore di Trani, Renato Nitti, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016.