È morto la notte scorsa l’ex vicesindaco di Andria Raffaele Fattibene. Se ne è andato all’età di 70 anni travolto da una malattia che aveva tramortito la sua qualità più diffusamente riconosciuta: la grande capacità intellettiva. Figlio del commendator Vincenzo, lungamente comandante della Polizia Locale di Andria, fu, fino al giugno 2008, vicesindaco dell’amministrazione guidata da Vincenzo Zaccaro che gli conferì anche la delega al personale. In precedenza era stato assessore all’edilizia residenziale pubblica dell’amministrazione Caldarone. Ha ricoperto ruoli dirigenziali anche nel partito democratico, e prima nei DS, e ancor prima nel PdS perché la politica non voleva fare a meno delle sue competenze in ambito amministrativo che aveva maturato nella sua vita professionale di dirigente della ASL. Come un grande amministratore lo ricorda proprio l’ex sindaco Vincenzo Zaccaro da noi raggiunto telefonicamente e che ha voluto sottolineare la capacità Fattibene di comprendere gli atti amministrativi e soprattutto quello che le parole non dicono. Vincenzo Zaccaro ci ha raccontato di aver conosciuto Raffaele Fattibene quando lo ha intervistato nel 1983 per il giornale Andria diretto da Michele Palumbo: la figura di Fattibene emerse in effetti perché fu uno dei primi cosiddetti cattolici del dissenso, un credente che si era iscritto al Partito Comunista. E i comunisti cercarono di farne un vessillo della possibilità che i credenti sposassero la causa di sinistra ma Fattibene, persona libera e acuta, non si fece mai usare. È rimasto al suo fianco fino all’ultimo respiro il suo compagno Nicola Macchi che si era unito a Fattibene nel settembre del 2016 in quella che è stata la prima unione civile celebrata ad Andria.