La giunta ha deliberato all’unanimità sul nuovo dimensionamento scolastico per l’anno 2024/2025. Saranno 9 gli istituti comprensivi nella Città di Andria, garantendo continuità didattica e territoriale in tutti i quartieri. Alla decisione si è giunti dopo aver avuto contezza dettagliata delle linee della Regione Puglia in materia, pubblicate lo scorso 8 agosto.

Già da marzo 2023 sono stati condotti incontri e confronti tecnici sulla problematica, proprio per consentire di fare scelte il più possibile condivise. Come condivisa, a larga maggioranza, risulta essere la proposta confluita in delibera, che dà una prospettiva di media-lunga durata al piano.

«L’amministrazione ha scelto di decidere, -precisa il Sindaco- dopo anni in cui sull’argomento si è solo operata la politica del rimando. Ci siamo assunti la responsabilità, anteponendo lo sguardo d’insieme sulla Città e le sue prospettive di miglioramento dell’offerta formativa, con eguali opportunità per tutti. Abbiamo puntato a salvaguardare i posti di lavoro di tutto il personale scolastico, che non è fatto solo di dirigenti e docenti. La proposta, pubblicata, sarà oggetto di osservazioni da parte dei singoli consigli di istituto che su piattaforma regionale esprimeranno la loro indicazione. Poi sarà la regione entro il 30 novembre a pronunciarsi».

L’assessore alla persona Dora Conversano, in capo a cui vi è la delega alla pubblica istruzione, spiega: «In Città si passerà da 10 istituzioni scolastiche a 9 istituti comprensivi, in linea con i criteri regionali; il tasso di denatalità nazionale, regionale e locale è preoccupante al punto da temere nel prossimo futuro ulteriori riduzioni imposte. Per questo abbiamo scelto di mettere in sicurezza il sistema scolastico cittadino creando tutti istituti comprensivi, destinati nel tempo a consolidarsi; in particolare, ad alcuni già esistenti e collaudati negli anni, ne abbiamo aggiunti 3 completamente nuovi di cui uno dovrà andare a regime con la formazione di classi di scuola secondaria di primo grado, in un quartiere che in questo momento è di espansione urbanistica in città (zona via Maraldo-via Trani-via Bisceglie).

Abbiamo fatto attenzione a salvaguardare le periferie che necessitano di un presidio costante e stabile quale quello scolastico integrale. Siamo intervenuti sulle autonomie scolastiche, alcune delle quali a forte rischio numerico di sussistenza nel prossimo futuro, inglobandole nei comprensivi. Comprendo benissimo le doglianze di chi si sente in qualche modo toccato, è legittimo. Queste scelte non sono mai indolori, nemmeno per chi le compie. Ma per un amministratore è impellente fare scelte globali, scevre da condizionamenti specifici».