Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’assessore all’Ambiente del Comune di Andria, Savino Losappio, in merito alla revoca del finanziamento regionale da 60mila euro per la rimozione e lo smaltimento di amianto nelle aree pubbliche del territorio federiciano.

«Con riferimento alla notizia circolata in questi giorni circa la revoca del contributo per la rimozione di rifiuti in amianto, si ritiene doveroso offrire alcuni opportuni chiarimenti senza vena polemica. Ebbene con deliberazione di Giunta Regionale n. 2419/2013 e successiva determinazione dirigenziale n. 157 del 12.09.2014, la Regione Puglia attribuiva in favore del Comune di Andria un contributo di Euro 60.000,00. Detta misura prevedeva un cofinanziamento a carico dell’Ente per un importo di Euro 27.000,00.

Si prevedeva, altresì, che i Comuni beneficiari avrebbero dovuto realizzare gli interventi entro 18 mesi dalla data di notifica del provvedimento di ammissione al finanziamento.
Il Comune di Andria solo con determinazione dirigenziale n. 2905 del 21.12.2017 avviava le procedure per gli adempimenti previsti dal bando regionale. Nel frattempo, l’Ente, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 38 del 29.08.2018, approvava il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (situazione di pre – dissesto).

Con successiva determinazione dirigenziale n. 3277 del 29.10.2019, il Comune di Andria adeguava la procedura relativa al finanziamento alle nuove previsioni di riduzione della spesa pubblica.

La Regione Puglia dal canto suo concedeva più volte la proroga per la conclusione della procedura, da ultimo con nota del 24.03.2022. Tuttavia, per il tramite della Polizia Locale si accertava che gran parte dei siti per la rimozione dell’amianto, essendo trascorsi circa otto anni dalla concessione del finanziamento, risultavano già bonificati. Pertanto, appariva non più utile accedere al contributo, anche in considerazione del fatto che fosse previsto un cofinanziamento non più tollerabile dalle finanze comunali per via della nota precaria situazione economica – finanziaria in cui versa il Comune di Andria.

Successivamente interveniva il provvedimento di revoca del finanziamento da parte della Regione Puglia, come già preventivato. Ritengo doveroso precisare e ribadire che la revoca del contributo è stata da problemi procedurali (e non da errore così come riportato da alcuni organi si stampa) riferiti al lungo iter, che ha reso praticamente inutile l’accesso al finanziamento nonché da difficoltà dell’Ente a garantire negli anni la quota di cofinanziamento».