Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Operativa di Andria coadiuvati -nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Compagnia di Andria finalizzati al contrasto dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio cittadino- a seguito di mirata attività di osservazione, controllo e pedinamento, hanno proceduto al controllo dell’abitazione di cinquantenne Andriese.

In concomitanza con l’accesso all’abitazione, il predetto tentava di disfarsi di un involucro, buttandolo nel water. L’immediato intervento dei militari permetteva di recuperare parte della confezione ed accertarne il contenuto: 5 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, dal peso complessivo di 18 gr. L’attività di ricerca consentiva poi di rinvenire e sottoporre a sequestro un bilancino di precisione, ritagli vari di buste in plastica idonee per il confezionamento dello stupefacente, nonché della sostanza da taglio, verosimilmente mannite.

Durante l’attività di polizia giudiziaria, l’attenzione dei militari si focalizzava su una cassaforte ben celata all’interno del garage, pertinenza della sua abitazione, all’apertura della quale venivano rinvenute e sottoposte a sequestro due pistole: una pistola giocattolo, la cui canna veniva sostituita così da poter riprodurre a pieno le funzioni di una pistola tradizionale; l’altra arma, una revolver, priva di matricola e segni distintivi, e per questo considerata clandestina. Inoltre venivano rinvenute 67 munizioni di vario genere, compatibili con le due pistole.

Al termine degli accertamenti, l’uomo veniva dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione di armi alterate e munizioni clandestine, e -su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Trani- veniva tradotto presso la casa circondariale di Trani. Il GIP ha poi convalidato l’arresto disponendo l’applicazione -nei suoi confronti- la custodia cautelare in carcere.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che i provvedimenti adottati non sono definitivi. L’eventuale colpevolezza dell’arrestato in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contradditorio tra le parti.