Era il 19 luglio di 31 anni fa, quando in Via d’Amelio, a Palermo, assieme alla sua scorta, veniva assassinato il giudice Paolo Borsellino. Il ricordo delle sue battaglie, i valori testimoniati nella sua vita, la richiesta accorata di verità e giustizia si rinnovano, ogni anno, il 19 luglio a Palermo, in occasione della tradizionale fiaccolata, organizzata da “Comunità ‘92” e “Forum XIX Luglio”. All’edizione 2023, ha partecipato una delegazione della federazione andriese di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia. «Centinaia di cuori convergono da tutta Italia, un tappeto di fiaccole illumina la notte, passi lenti scandiscono il tempo di una marcia composta e silenziosa, che sommuove le coscienze per sganciare legami di accettazione», raccontano Riccardo Alicino e Gianmarco Di Matteo.

Una Comunità, che suggella la sua radice storica e ideale di identità legalitaria ed anima antimafia. E rinnova, come ogni anno, la sua promessa: alzare al Sole la Bella e luminosa bandiera di Paolo. L’esempio di Paolo Borsellino, come quello di Giovanni Falcone e di tutti gli Eroi che della lotta alla mafia hanno fatto una ragion di vita, infatti, per la nostra comunità politica ha, da sempre, delineato e orientato una militanza pura e una politica trasparente. Le loro idee camminano sulle nostre gambe.

L’impegno nel contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata sia una bandiera condivisa, rappresenti una missione civile da impugnare in ogni spaccato della società in cui si manifesta il nostro agire. Lo sia per le giovani generazioni. Lo sia per la Politica: che sappia tenersi a riparo da forme di compromessi, da avvicinamenti e minacciose derive legalitarie.

Ahinoi, gli avvenimenti che di recente hanno intaccato questo territorio non sono incoraggianti. Andria risulta essere nuovamente preda di frequenti fenomeni criminosi: oltre ai pressoché costanti numeri di furti, tornano a impattare estorsioni, racket e violenti atti intimidatori. Ci auguriamo che il rumore causato dalle bombe non venga nuovamente sopraffatto dal silenzio. E che si possa avere al più presto chiarezza su quanto stia avvenendo nella nostra città!».