«Non contenti del fermo per uso di cocaina la settimana scorsa, ci hanno riprovato, questa volta hanno provato a spaccare le telecamere con bastoni e pietre. Le telecamere non solo non le hanno spaccate ma li hanno anche ripresi. Quindi ora saranno identificati e perseguiti. Nuovo giro, nuova corsa». Lo scrive in una nota l’assessore alla Polizia Locale Pasquale Colasuonno.

«Questo vuol dire occuparsi di sicurezza in città, aver a che fare giorno e notte con microcriminali recidivi e azioni illegali reiterate della più varia tipologia. Già perché mentre di notte accade questo, di giorno c’è ad esempio la questione bici elettriche/monopattini. E nel giro di una settimana grazie a posti di blocco mirati abbiamo fatto 92 verbali. Certo non basta, ma chi ha detto che ci fermeremo?
E non è tutto. Perché la Polizia Locale non deve solo monitorare le telecamere, identificare, perseguire, fermare le bici elettriche e i monopattini. Dopo di ciò ci sono le infrazioni degli automobilisti, i pronti interventi, le deiezioni canine, l’occupazione suolo pubblico, verificare i cantieri edili, contrasto al randagismo e così via.
Il tutto con 60 uomini in organico – spalmati ovviamente su più turni – dunque un numero di agenti ampiamente al di sotto del numero di agenti che per legge dovrebbe avere una città come Andria.
Ad ogni modo il lavoro va avanti e i risultati, qualunque sia il fronte su cui decidiamo di concentrarci, arrivano. Con più forze potremmo tenere aperti più fronti, e più a lungo, e non escludo che in un prossimo futuro non ce ne sia la possibilità. Per adesso dobbiamo stringere i denti e proseguire sulla strada intrapresa».