Nella tarda mattinata di lunedì scorso, nel territorio extraurbano, direzione Canosa di Puglia, uomini della Polizia Locale di Andria, hanno eseguito un sopralluogo in un cantiere edile per la verifica dei reati di combustione illecita di rifiuti ed emissione di gas e fumi atti a cagionare offese alle persone.

L’indagine prende spunto da una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa della Polizia Locale di Andria, con la quale si denunciava la presenza di una filtra coltre di fumo nera, visibile dalla Città, che si propagava dalle campagne. L’equipaggio della Polizia Locale rinveniva, in agro di Andria, nei pressi di Via Sgarantiello, l’autore della combustione -risultato a seguito di controlli e ispezioni – di materiale plastico e poliuretano.

Dopo la ricostruzione dell’evento, dalle quali sono emersi elementi tali da attribuire le responsabilità degli illeciti all’indagato, si è proceduto con il deferimento dello stesso all’autorità giudiziaria per i reati di combustione illecita di rifiuti ed emissione di gas e fumi atti a cagionare offese alle persone.

Tale ultimo accertamento, si inserisce nel quadro dei controlli del territorio che hanno visto la Polizia Locale di Andria deferire all’Autorità Giudiziaria già altre persone per simili reati.

L’ambiente e la sua salute sono fondamentali per la salute stessa degli organismi che lo abitano. Salute e ambiente sono due fattori importanti e connessi. Essi costituiscono un binomio inscindibile. I danni ambientali causano gravi danni anche alla salute, salvaguardare l’ambiente significa tutelare la salute pubblica.

L’odierna operazione si inserisce nella concreta risposta che la Polizia Locale di Andria, attraverso i nuclei specialisti e territoriali, fornisce nel contrasto e repressione dei reati ambientali e sul territorio comunale.

È d’obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziati di reato, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.